Toyota mantiene lo scettro di prima casa automobilistica a livello mondiale per volumi di vendita. Stando ai dati del mercato 2022, il colosso giapponese si conferma al primo posto nella classifica delle vendite di auto, anche se con una leggerissima flessione, davanti al gruppo Volkswagen. Ci sono invece novità nelle posizioni successive, con Hyundai Kia che strappa la terza posizione a Renault Nissan Mitsubishi.
Toyota e Volkswagen restano salde ai primi posti
Il gigante giapponese, con i marchi Toyota, Lexus, Daihatsu e Hino, è l’unico a confermarsi sopra quota 10 milioni di veicoli: 10.483.024 unità contro 10.495.548 del 2021. Volkswagen Group, invece, ha accusato più di Toyota la crisi dei componenti: sommando le vendite di tutti i marchi, inclusi quelli di lusso come Audi, Porsche e Bentley, i veicoli commerciali e i camion dei marchi controllati attraverso Traton, ha raggiunto quota 8.262.800 veicoli, cedendo del 7% rispetto al 2021 anche se è riuscita a mantenere la seconda posizione.
Hyundai avanza, il conflitto fra Russia e Ucraina rallenta Renault
Cambio per quanto riguarda il terzo posto della classifica di vendite. L’alleanza Renault Nissan Mitsubishi indietreggia di una posizione: a pesare sui numeri al ribasso più della crisi produttiva è stato lo stop alle attività in Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Renault è presente in Russia anche con la controllata Lada, il marchio principale del mercato locale. Vale più o meno mezzo milione di vetture l’anno, più della metà di quelle che l’alleanza ha perso complessivamente. Il gruppo coreano ne ha approfittato per conquistare il terzo gradino del podio: Hyundai e Kia, con 3,9 e 2,9 milioni di veicoli venduti hanno guadagnato rispettivamente l’1,4% e il 4,6%, per una crescita complessiva del 2%, a quasi 6,5 milioni.
Stellantis frena ma regge, balzo in avanti dei cinesi grazie a GM
Stellantis vuole diventare il quarto gruppo mondiale: per ora conserva la quinta posizione, anche se ha perso più dell’11%. Dietro si avvicinano, oltre che Ford, i colossi cinesi Saic (titolare, tra gli altri, di MG) e Faw. Rispetto al 2021 questi marchi hanno guadagnato posizioni principalmente grazie al crollo di GM. Il gigante di Detroit non corre più per il primo posto dopo il ridimensionamento, la cessione e la chiusura di molti marchi al di fuori degli Stati Uniti. Nel 2022 le vendite sono calate di un ulteriore 43% anche per via dell’addio di Holden al mercato australiano da inizio 2021. In questo scenario la cinese Saic si è portata al sesto posto nonostante volumi in leggera contrazione; mentre Faw ha scalato due posizioni, raggiungendo l’ottava piazza grazie al +16% di vendite. In mezzo c’è Ford, in crescita di oltre il 6%, e in risalita di due posizioni.
Boom di Suzuki
Fra i marchi al di sotto dei quattro milioni di veicoli bisogna menzionare Suzuki. La casa di Hamamatsu ha sfiorato i tre milioni di veicoli venduti dichiarando anno-su-anno un +3,5% e passando dal sedicesimo posto (stimato tenendo conto dei dati provvisori del 2021) all’undicesimo, uno dei movimenti più importanti di tutta la classifica.
Numeri in crescita per le cinesi Gac e Geely
Da segnalare, in Cina, i progressi del Gruppo Gac e di Geely: il primo non è ancora sbarcato ufficialmente in Europa, anche se nel 2022 ha aperto un centro design a Milano, e vanta una crescita di oltre il 13% con 2,4 milioni di veicoli che gli hanno consentito di scalare tre posizioni e piazzarsi alla tredicesima. Geely, che comprende anche Volvo, Polestar, smart e Lotus, continua a scalare posizioni grazie al +50% e alla crescita da 1,5 a 2,3 milioni di veicoli venduti.
Passo indietro per il lusso tedesco
I gruppi Mercedes-Benz e Bmw segnano il passo. Il primo, dopo la separazione dal settore pesanti (oggi Daimler AG) ha annunciato di aver intrapreso una linea basata più sui margini che sui volumi e, di conseguenza, non dovrebbe temere più di tanto il sorpasso dei marchi orientali che lo hanno fatto indietreggiare di quattro posizioni, fino alla diciassettesima. Bmw, invece, ha ceduto solo due posti, fermandosi al quattordicesimo, ma con una riduzione delle vendite del 4,8%, per un totale di 2.399.632 veicoli.
Il Gruppo Volkswagen chiude il 2022 con un fatturato cresciuto del 12% rispetto all’anno precedente. Il colosso tedesco segue lo stesso trend degli ultimi anni comune anche ad altre case automobilistiche: vendite in calo e aumento di ricavi e margini. I ricavi complessivi, nello specifico, sono aumentati dell’11,6%, toccando 279,2 miliardi di euro, frutto delle vendite di veicoli più equipaggiati e di un mix dei prezzi migliore.
Sono cresciute sensibilmente le consegne dei veicoli full electric, a fronte della diminuzione del 7% di mezzi consegnati, 8,263 milioni di unità contro 8,882 milioni nel 2021, per effetto della carenza di semiconduttori, delle interruzioni nella catena logistica e delle interruzioni delle forniture in Cina. In una nota ufficiale viene indicato il numero totale di auto full electric consegnate, che rappresentano il 7% delle consegne complessive: 572.100, il 26% in più rispetto all’anno precedente.
Cresce il guadagno sulle vendite
L’utile operativo prima delle partite straordinarie è salito a 22,5 (20) miliardi di euro, per un Ros (Return on sales o rendimento operativo sulle vendite) dell’8,1% contro l’8% del 2021. L’utile prima delle imposte è cresciuto del 9,5% a 22 (20,1) miliardi di euro; mentre l’utile al netto delle imposte è aumentato del 2,6% a 15,8 (15,4) miliardi di euro. Al 31 dicembre 2022 la liquidità netta della Divisione Automotive è salita a 43 miliardi di euro, comprensivi dei proventi di 16,1 miliardi di euro dovuti al successo dell’Ipo di Porsche AG dello scorso settembre. A gennaio 2023 agli azionisti sono stati pagati 9,5 miliardi di euro come dividendo speciale.
Rialzo anche per il dividendo
Il Consiglio di gestione e il Consiglio di sorveglianza offrono un dividendo di 8,70 euro per azione ordinaria e di 8,76 euro per azione privilegiata: un aumento di 1,20 euro per azione ordinaria e privilegiata sui dati dell’anno precedente, per un payout ratio del 29,4%. L’utile di ogni azione ordinaria è stato di 29,63 euro (29,59); mentre quello dell’azione privilegiata di 29,69 euro (29,65).
Le parole di Arno Antlitz, Cfo e Coo del Gruppo Volkswagen
“La performance dello scorso anno ha dimostrato la maggiore capacità di recupero del Gruppo Volkswagen in un contesto globale difficile. Nonostante le significative sfide della catena di fornitura, che hanno portato a un calo del numero complessivo di consegne, abbiamo consegnato 572.100 veicoli completamente elettrici e allo stesso tempo abbiamo aumentato ulteriormente i profitti operativi. Questi risultati dimostrano ancora una volta la solidità delle basi finanziarie su cui implementiamo coerentemente la nostra strategia. Prevediamo che le strozzature della catena di fornitura si attenueranno gradualmente nel corso del 2023, consentendoci di gestire l’elevato portafoglio ordini”.
Più spese per la produzione delle nuove auto
Il gruppo Volkswagen è attento alla transizione ecologica e sta investendo nel software, nelle batterie e nelle piattaforme Bev e Ice per poter arrivare preparato al meglio al lancio di importanti prodotti a partire dal prossimo anno. Per questo motivo, la spesa per la R&S è cresciuta a 18,9 miliardi di euro nel 2022, con un rapporto di R&S dell’8,1% nei confronti dei ricavi del settore automobilistico.
Le previsioni per il 2023
Volkswagen stima che le consegne complessive di veicoli saliranno a circa 9,5 milioni nel 2023, grazie principalmente al portafoglio ordini, mentre i problemi della catena logistica e di fornitura dei semiconduttori dovrebbero attenuarsi nei prossimi mesi. Inoltre il gruppo tedesco prevede un aumento del fatturato del 10-15% rispetto all’anno precedente. Per il 2023 è previsto un rendimento operativo sulle vendite compreso tra il 7,5 e l’8,5%. Volkswagen è preparata ad affrontare le prossime sfide che derivano, principalmente, dal contesto economico, dalla crescente intensità della concorrenza, dalla volatilità dei mercati delle materie prime, dell’energia e dei cambi e dai requisiti sempre più severi in materia di emissioni.
Dal 2035 in Europa non sarà più possibile acquistare auto a motore termico. Il provvedimento è stato preso per ridurre le emissioni di CO2, optando per veicoli elettrici e a idrogeno. Ma ci sono anche soluzioni alternative: gli eFuels e i biocarburanti rappresentano una realtà concreta già oggi. I biocarburanti si differenziano dagli eFuels per due aspetti: non sono sintetici e derivano da scarti vegetali. E questa alternativa “green” ai carburanti tradizionali è disponibile già oggi grazie a Eni, che ha avviato la vendita in Italia del proprio biodiesel HVOlution (Hydrotreated Vegetable Oil, cioè olio vegetale idrogenato) in 50 stazioni di servizio, che a marzo diventeranno 150.
Cos’è HVOlution
Si tratta di un biocarburante formato al 100% da olio vegetale idrogenato puro. È un gasolio rinnovabile prodotto da materie prime di scarto e residui vegetali e da oli generati da colture che non sono in competizione con la filiera alimentare. Non è un carburante a zero impronta carbonica anche se è prodotto con il 100% di materie prime rinnovabili, ma l’azienda assicura che è in grado di ridurre le emissioni di CO2 tra il 60 e il 90%. Per poter produrre HVOlution Eni ha stretto accordi di valorizzazione di scarti e rifiuti e partnership internazionali in vari Paesi dell’Africa, come Mozambico, Kenya e Congo.
L’azienda è impegnata nello sviluppo di una serie di agri-hub dedicati alla produzione di oli vegetali sfruttando aree degradate e terreni marginali, non adatti alle colture alimentari. Dal Kenya è giunto alla raffineria Eni di Gela, in Sicilia, il primo carico di olio vegetale prodotto nella struttura di Makueni; a Venezia, invece, è approdato un carico iniziale di oli di frittura esausti. Con questo processo di lavorazione Eni punta a coprire, entro il 2025, il 35% del fabbisogno delle proprie bioraffinerie.
Quali auto possono già utilizzarlo
La compatibilità del motore di una vettura con HVOlution, indicato con il codice EN 15940 (XTL), è consultabile nel libretto di manutenzione del veicolo: al momento possono utilizzare il biocarburante di Eni le vetture di ultima generazione. Sono compatibili le auto diesel del gruppo Volkswagen: tutti i TDI, sia da 2 litri che da 3 litri, sia 4 cilindri che V6; diversi diesel Toyota, come quelli che equipaggiano il van Proace o i nuovi pick-up Hilux e i diesel di Stellantis, in particolare quelli di Peugeot e Citroen.
Prima di essere messo in commercio HVOlution è stato sperimentato in contesti speciali, come la movimentazione di passeggeri a ridotta mobilità nelle strutture aeroportuali e i veicoli commerciali impiegati nella logistica. Non solo: il nuovo biocarburante di Eni, dal 2016, rappresenta il 15% del carburante Eni Diesel+, disponibile in circa 3.500 stazioni di servizio italiane.
Dove trovare HVOlution e quanto costa
Il nuovo gasolio vegetale di Eni è già in vendita, in Italia, in 50 stazioni di servizio predisposte, alle quali se ne aggiungeranno altre 100 entro fine marzo, per un totale di 150 distributori. Per trovare i punti di rifornimento che hanno il biocarburante è sufficiente consultare il sito Enistation.com e inserire nei campi HVOlution. Il prezzo, al momento, è vicino a quello di Diesel+, più o meno 1,910 euro/litro.
Ora è ufficiale: dal 2035 in Europa non potranno più essere vendute nuove auto a benzina o Diesel. Tutte le nuove immatricolazioni dovranno essere esclusivamente elettriche. Una decisione storica quella presa dall’Europarlamento, che segue l’accordo trovato nei mesi scorsi tra i Ministri degli stati membri.
Ora, affinché il tutto venga definitivamente ufficializzato, manca l’approvazione del Consiglio dell’Unione Europea. A seguito del quale, avverrà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e da quel momento la proposta si trasformerà in direttiva ufficiale.
Cosa succederà
Questo significa che dal 2035 saremo obbligati ad andare in giro con le sole auto elettriche? In realtà no. La decisione dell’Europarlamento parla di nuove immatricolazioni. Questo significa che, nel caso vogliate acquistare un’auto nuova, questa dovrà essere necessariamente elettrica. E a ben vedere, non si avranno alternative considerando che, ovviamente, tutti i costruttori offriranno a listino solo modelli a batteria proprio per rispettare tale norma.
Continuerà a vivere di vita propria il mercato dell’usato. Di conseguenza rimarrà la possibilità di circolare con auto benzina o Diesel pre-2035 o di acquistarne una di seconda mano.
Stop ma non per tutti
Esistono tuttavia delle eccezioni. I costruttori che producono meno di 1.000 auto all’anno, infatti, potranno continuare a proporre auto benzina e Diesel. Mentre chi ne costruisce da 1.000 a 10.000 all’anno sarà sempre soggetto allo stop, ma non dovrà rispettare le due tappe intermedie previste dalla UE.
Ovvero, la riduzione delle emissioni di CO2 dei nuovi modelli pari al 15% entro il 2025 e del 55% entro il 2030.
I Suv continuano a riscuotere grandissimo successo e anche per il 2023 l’elenco delle novità in arrivo in questa particolare fetta di mercato è lungo ed è composto da molti modelli interessanti. Il focus, ovviamente, è sull’elettrico e buona parte dei modelli in arrivo sarà a batteria. Ma non temete, c’è comunque spazio anche per la passione e per chi ha ancora voglia di sentire un tradizionale motore aspirato urlare sulla soglia del limitatore. Di seguito proponiamo cinque tra i Suv più interessanti che arriveranno nelle concessionarie nel corso di questo 2023.
Jeep Avenger
Mercedes EQE SUV
Ferrari Purosangue
Smart #1
Porsche Macan EV
Jeep Avenger
La Jeep Avenger, il nuovo B-Suv del costruttore americano è stato recentemente insignito del titolo di Car of the year 2023 al Salone di Bruxelles. È lungo 4,08 metri ed è disponibile nella versione 1.2 benzina da 100 CV a trazione anteriore e cambio manuale ma solo in Italia e in Spagna. Il vero core del modello è rappresentato dalla versione 100% elettrica con powertrain da 156 CV e un’autonomia di circa 400 km. La motorizzazione a benzina costa poco meno di 27.000 euro mentre quella elettrica parte da 35.400 euro.
Mercedes EQE SUV
La nuova Mercedes EQE SUV rappresenta la variante a ruote alte della berlina EQE. E’ lunga poco più di 4 metri e 80, ha un bagagliaio con una capacità minima di 580 litri e l’abitacolo parla un linguaggio estremamente tecnologico attraverso l’Hyperscreen, costituito da tre display ad altissima risoluzione: uno per il conducente, uno a centro plancia e uno per il passeggero anteriore. La batteria è da oltre 90 kWh, per un’autonomia da 460 a 590 km a seconda delle versioni. A completare la gamma c’è anche la AMG da 687 CV e 1.000 Nm, in grado di accelerare da 0-100 in 3,4 secondi.
Ferrari Purosangue
Secondo il Cavallino la Ferrari Purosangue è un Suv che in realtà non è un Suv. Si tratta della prima Ferrari di serie a ruote alte e quattro porte e, data la sua eccezionalità, potrebbe rappresentare una nuova categoria di auto prestazionali. È lunga poco meno di cinque metri, larga due e alta meno di uno e sessanta e fa il proprio esordio con un classico V12 da 725 CV, trazione integrale e telaio tarato a puntino per assicurare il più puro piacere di guida Ferrari in tutte le condizioni. Il tutto ad un prezzo di partenza di 390.000 euro.
Smart #1
La Smart #1 rappresenta primo Suv del marchio di origini tedesche. E’ lungo 4,3 metri e alto 1,64, ha quattro porte e contrariamente a quanto ci ha abituati Smart, assicura tanto spazio a bordo. Questa vettura elettrica è il modello più grande prodotto fino ad ora dalla casa nata nel 1998. Nella prima fase di commercializzazione saranno due le versioni disponibili: la “base” con motore singolo posteriore e 272 CV e la Brabus, con un motore anche per le ruote anteriori e 428 CV complessivi. Batteria da 66 kWh per tutte e due, autonomia da 400 a 440 km e potenza di ricarica fino a 150 kW.
Porsche Macan EV
La Porsche Macan raddoppia: accanto al modello endotermico, a fine anno, arriverà anche quello elettrico. Sarà sviluppato sulla nuova piattaforma PPE del Gruppo Volkswagen e avrà un powertrain con batterie con un rapporto nichel, cobalto e manganese di 8:1:1 e una capacità intorno ai 100 kWh. I due motori elettrici saranno in grado di sprigionare una potenza massima di 612 CV e più di 1.000 Nm di coppia per un’autonomia di circa 600 km.
Sono partite lo scorso 10 gennaio le prenotazioni per gli incentivi auto 2023. Gli aiuti statali sono riservati a chi intende acquistare una vettura nuova elettrica, ibrida, benzina, diesel, metano o Gpl. Il bonus va da un minimo di 2.000 a un massimo di 5.000 euro.
Vediamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere per non farsi sfuggire l’aiuto statale, che è valido fino a esaurimento dei fondi stanziati. Per il 2023 lo Stato ha previsto 575 milioni di euro per l’acquisto di auto e 40 per l’installazione di colonnine di ricarica elettrica domestiche e condominiali. Rispetto agli incentivi 2022, quest’anno non c’è più l’extra bonus del 50% per ibride plug-in ed elettriche riservato alle persone fisiche con Isee inferiore ai 30.000 euro. Per l’acquisto di auto nuove a benzina e diesel lo sconto è di 2.000 euro; per le ibride plug-in sale a 4.000 euro, fino a raggiungere i 5.000 per chi passa a una vettura elettrica.
Come ottenere il bonus auto 2023
Beneficiare degli incentivi auto 2023 è facile: bisogna solo firmare un contratto di acquisto tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2023 (salvo esaurimento dei fondi); al resto ci pensano il concessionario o il rivenditore. Il dealer avrà il compito di prenotare il contributo sulla piattaforma online, applicare lo sconto al cliente e confermare l’operazione, attraverso l’immatricolazione, entro 180 giorni dalla data di apertura della prenotazione. Se i tempi di consegna si dovessero protrarre anche quest’anno, il Governo potrebbe concedere una proroga per l’immatricolazione fino a 270 giorni, misura adottata sia nel 2021 che nel 2022.
I fondi a disposizione divisi per fasce di emissioni di CO2.
0-20 g/km di CO2
Ammonta a 190 milioni di euro (180,5 milioni per le persone fisiche e 9,5 milioni per imprese di noleggio e car sharing) il fondo dedicato alle vetture nel range 0-20 g/km, che comprende le auto elettriche, quelle a idrogeno e alcune ibride plug-in. Il tetto massimo al prezzo di listino è fissato in 42.700 euro (Iva e optional inclusi) e ci rientrano solo alcune auto elettriche.
21-60 g/km di CO2
La somma sale a 235 milioni di euro (223,25 milioni per le persone fisiche e 11,75 milioni per imprese di noleggio e car sharing) per la fascia 21-60 g/km di CO2 che riguarda le ibride plug-in che con Iva e optional hanno un prezzo di listino compreso entro 54.900 euro.
61-135 g/km di CO2
In questo caso il bonus si ferma a 150 milioni di euro ed è riservato solo alle persone fisiche. La fascia 61-135 g/km di CO2 include le auto a benzina e diesel meno inquinanti, comprese mild ibrid, full hybrid, ibride plug-in, e alcune bi-fuel a Gpl e a metano. Il tetto massimo è fissato, anche in questo caso, a 42.700 euro (Iva e optional inclusi).
Alcune precisazioni
La somma prevista per le auto tradizionali, diesel e benzina, è destinata a terminare in poco tempo, come accaduto nel 2022. In questo caso l’incentivo è di 2.000 euro a vettura: i 150 milioni sono sufficienti solo per 75.000 contratti. Importante poi, è tenere presente che da quando il venditore prenota il bonus all’immatricolazione dell’auto non devono trascorrere più di sei mesi, 180 giorni, che rischiano di essere pochi dati i ritardi nelle consegne delle vetture. Per non rischiare di perdere l’incentivo, l’automobilista dovrebbe far mettere nel contratto di acquisto una clausola di rescissione in caso di superamento dei 180 giorni.
Niente speculazioni
Quando firma il contratto l’automobilista è tenuto a sottoscrivere una dichiarazione con la quale si impegna a non vendere prima di 12 mesi la vettura nuova acquistata con il bonus. Inoltre, la vettura usata che l’automobilista intende rottamare (la rottamazione è obbligatoria per le auto nella fascia 61-135 g/km) deve essere di proprietà dell’intestatario dell’automobile nuova, o di uno dei componenti dello stato di famiglia, da almeno un anno. A proposito della rottamazione poi, per beneficiarie del bonus l’auto usata da rottamare deve avere omologazione Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3 ed Euro 4. In pratica ci rientrano tutte le vetture immatricolate prima di Euro 1, prima del 1993, e fino a Euro 4, che comprende le auto targate fino al 31 dicembre del 2010.
Il mercato dell’automobile archivia un anno difficile. In tutto il 2022 sono state immatricolate 1.316.702 auto nuove, il 9,7% in meno rispetto al 2021, andato in archivio con 1.475.393 vetture nuove vendute. Sono lontanissimi i numeri del 2019, prima della pandemia: 1.916.320 di immatricolazioni che oggi sembra una cifra inarrivabile. Il 2022 ha superato di poco il minimo storico del 2013, che si chiuse a quota 1.304.500. La sensibile crescita registrata a dicembre 2022 non è bastata a invertire la tendenza e risollevare il mercato: sono state 104.915 le nuove immatricolazioni contro le 86.717 dello stesso mese del 2021, per un +21%.
Auto ibride e italiane le preferite
Gli italiani, nel corso del 2022, hanno dato fiducia alle vetture nostrane. Al primo posto nella classifica delle vendite c’è Fiat Panda (105.384 unità vendute), che precede Lancia Ypsilon (40.970) e Fiat 500 (33.996). Cala invece la quota dei privati, che nel 2022 sono scesi a 778.697 immatricolazioni contro le 922.888 del 2021 (-15,6%). Tendenza al rialzo per il noleggio a lungo termine (308.108 vetture, +18,8%) e numeri al ribasso per il breve, con 52.493 unità (-17%). Passando in rassegna le alimentazioni possiamo notare la crescita delle vetture ibride che con 454.989 immatricolazioni (+6,4%) si sono confermate le preferite dagli italiani; in aumento anche le vetture a Gpl (118.791 unità per un +10,2%). Tracollo per le auto elettriche (-26,6%) con solo 49.536 unità; mentre quelle a benzina perdono il 16,2% (366.822) e le diesel il 20,1% (266.667). Sprofondano le vetture a metano: -65,9% con 10.724 unità.
Le richieste al Governo
Michele Crisci, presidente dell’Unrae, chiede aiuto alla politica. “Davanti a questo quadro tutt’altro che esaltante – le sue parole – dispiace che in un momento così importante e di profondo cambiamento del mondo automotive, nella Legge di Bilancio appena approvata non sia previsto nulla di nuovo per un comparto che deve affrontare rapidamente una profonda riconversione industriale e commerciale della filiera per sostenere la transizione verso una mobilità sostenibile. Altrettanto urgenti – conclude Crisci – sono l’elaborazione di una politica infrastrutturale per ricarica elettrica e rifornimento di idrogeno e la revisione strutturale della fiscalità del settore, modulando detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2 per le auto aziendali”.
Calendario ricco di novità in casa BMW. Nel 2023 il marchio tedesco presenterà l’aggiornamento della gamma medio-superiore, con la nuova Serie 5 (anche elettrica) e il restyling di X5. Spazio ai nuovi arrivi anche nel reparto M, con sportive a benzina accanto al lancio commerciale del primo modello della nuova era, il Suv ibrido XM.
BMW M2
BMW M3 Touring
BMW M3 CS
BMW Serie 5 e i5
BMW X5 restyling
BMW Serie 7
BMW XM
BMW M2
La nuova M2 è stata presentata lo scorso ottobre e sarà commercializzata l’anno prossimo. Avrà un motore 3 litri 6 cilindri in linea portato a 460CV, 86 CV in più rispetto alla M240i, fino a questo momento la versione più potente dell’intera gamma della Serie 2 Coupé. Il nuovo modello si presenta leggermente più lungo (4,58 m), più largo (1,89 m) e più pesante (1.725 kg) delle versioni precedenti. Gli interni sono impreziositi dai nuovi sedili sportivi con rivestimento in pelle Sensatec e Alcantara disegnati per la Bmw M2; disponibili come optional quelli con telaio in fibra di carbonio più leggeri di 10,8 kg. Sulla plancia compare il doppio schermo Bmw Curved Display.
BMW M3 Touring
La Touring è stata presentata lo scorso giugno al Festival of Speed di Goodwood; le consegne inizieranno a novembre e arriverà tra la fine del 2022 e l’inizio del prossimo anno. Bmw ha deciso di far esordire la versione più potente per la berlina, il modello da 510 CV con cambio Steptronic M e trazione integrale di serie che le permette di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi.
BMW M3 CS
Si avvicina l’ora dell’esordio della versione top della M3, che arriverà nei primi mesi del 2023 e resterà in produzione solo un anno e con tiratura limitata. Avrà una potenza di circa 540 CV con cambio automatico e trazione integrale e un design personalizzato con elementi aerodinamici ed estetici di spicco.
BMW Serie 5 e i5
Insieme alla vettura di classe media potrebbe arrivare anche il modello derivato elettrico i5, con batteria leggermente più piccola della i7. Stando alle foto-spia, la nuova Serie 5 dovrebbe già definita e la variante sportiva M5 dovrebbe essere a buon punto, anche se arriverà solo nel 2024 e, per la prima volta, anche ibrida plug-in. Possibile anche l’uscita della i5 Touring, ma molto probabilmente soltanto del 2024.
BMW X5 restyling
Arriva il rinnovamento di metà carriera per il capofila dei Suv BMW, con aggiornamenti ai motori sei cilindri benzina e diesel con tecnologia mild hybrid. L’inedita M60i dovrebbe sostituire la M50i tra le versioni più potenti della BMW X5 restyling. Monterà il motore 4.4 V8 biturbo della 760i, con un’unità elettrica a 48 V e cambio automatico a 8 rapporti per una potenza di 530/540 CV e un maggiore controllo dei consumi.
BMW Serie 7
La versione elettrica dell’ammiraglia Bmw sarà messa in vendita prima di quella con motori ibridi che sarà venduta a partire dalla primavera del prossimo anno. Per le versioni ibride plug-in il marchio tedesco ha annunciato l’ultima evoluzione del sistema eDrive con la parte elettrica potenziata capace di far viaggiare l’auto a zero emissioni più a lungo e fino a 80 km di velocità. Queste le varie versioni: 735i da 286 CV, 740i da 380 CV, 760i xDrive (V8) da 544 CV, e 740d xDrive da 300 CV.
BMW XM
BMW XM è la prima M elettrificata e sarà equipaggiata con un V8 4.4 da 490 CV con modulo elettrico servito da una batteria da 27,3 kWh per una potenza massima totale di 653CV. La trazione integrale M xDrive permette varie modalità di marcia, compresa una specifica per il fuoristrada e, per la prima volta su una M, la dotazione prevede le quattro ruote sterzanti. Il prezzo annunciato di Xm per il mercato tedesco è di 170.000 euro.
Con l’ultima generazione la Mercedes GLA ha compiuto un grande passo avanti. O forse sarebbe più corretto dire in alto. Già perché la nuova due volumi a “ruote alte” della Stella ha abbandonato le fattezze del crossover per avvicinarsi maggiormente a quelle di un tradizionale Suv e per farlo, appunto, è cresciuta soprattutto in altezza, modificando di conseguenza le sue proporzioni, in favore di ingombri che, pur restando sotto i 4,5 metri, la fanno sembrare, appunto, più Suv. E la casa tedesca ha in serbo parecchie soprese per il 2023: con il restyling di metà carriera arriveranno nuove dotazioni e nuove motorizzazioni, in particolare quelle MHEV.
Di seguito ecco la scheda tecnica della Mercedes GLA:
Sull’onda di quanto fatto per Classe A, sta per arrivare il restyling di metà carriera anche di Mercedes GLA. A livello estetico il nuovo modello si distingue per il frontale ridisegnato, con un design inedito per fari Led (di serie) e prese d’aria, e cerchi in lega ancora più grandi, fino a 20″. Al debutto, poi, nuove colorazioni per esterni e interni. L’abitacolo, tuttavia, resta quasi invariato, con aggiornamenti che riguardano principalmente il sistema di infotainment e il nuovo cruscotto digitale personalizzabile. A livello tecnologico, però, il passo avanti viene fatto dal punto di vista degli ADAS, che aumentano e vengono previsti di serie già per gli allestimenti base.
Mercedes GLA: prezzo, dimensioni e prova su strada
Mercedes GLA: prezzo, dimensioni e prova su strada 1
Mercedes GLA: prezzo, dimensioni e prova su strada 4
Mercedes GLA: prezzo, dimensioni e prova su strada 2
Mercedes GLA: prezzo, dimensioni e prova su strada 3
Mercedes GLA: prezzo, dimensioni e prova su strada 5
Ma le novità più rilevanti sono quelle sotto al cofano: tutta la gamma motori diventa mild-hybrid a 48 V. Ad affiancare l’attuale offerta diesel, troveremo l’1.3 turbobenzina MHEV da 136 CV o 163 CV, accompagnato da un 2.0 turbo da 190 CV e da 224 CV (l’attuale GLA 250). Anche la variante AMG GLA 35 4MATIC riceverà in dote l’impianto mild-hybrid, con un boost di 14 CV: in questo modo l’auto scatterà da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi, con picchi di velocità (autolimitata) a 250 km/h. Infine, il powertrain plug-in è stato ottimizzato, e ora dovrebbe consentire di percorrere fino a 70 km in modalità solo elettrica. I prezzi e ulteriori dettagli verranno pubblicati nei prossimi mesi.
Mercedes GLA: dimensioni
Basata sulla piattaforma della quarta generazione della Classe A, la Mercedes GLA conserva quasi in maniera inalterata le dimensioni della precedente generazione, ad eccezione dell’altezza, arrivando a 1,61 metri. La lunghezza complessiva del corpo vettura tocca invece quota 4 metri e 41 centimetri, mentre larghezza è di 1,83 metri. Il passo di 2,73 metri consente a 4 passeggeri di viaggiare comodamente, accolti da un ambiente ricercato, che lascia ampio spazio tanto alle gambe, quanto alla testa.
Dimensioni
Lunghezza
4.410 mm
Larghezza
1.830 mm
Altezza
1.610 mm
Passo
2.730 mm
Mercedes GLA: esterni
Come dicevamo in apertura, le proporzioni della Mercedes GLA sono notevolmente cambiate, puntando ora su uno sviluppo verticale delle linee che la avvicinano maggiormente al mondo dei Suv. Per il resto, il linguaggio stilistico è strettamente imparentato con quello della sorella Classe A, con la quale la GLA condivide la piattaforma, in cui spicca la grande calandra con al centro il logo Mercedes, affiancata dai gruppi ottici dotati della moderna tecnologia Led. Più affilato rispetto al passato anche il posteriore, in cui i fari diventano più sottili, mentre a dare un tocco di maggiore sportività all’insieme provvede il doppio terminale di scarico cromato.
Mercedes GLA: prezzo, dimensioni e caratteristiche 3
Mercedes GLA: prezzo, dimensioni e caratteristiche 2
Mercedes GLA: prezzo, dimensioni e caratteristiche
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Mercedes GLA
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Mercedes GLA: prezzo, dimensioni e caratteristiche 18
Il design della GLA, inoltre, cambia leggermente in base all’allestimento scelto. Executive,Business e Sport, come quello dell’esemplare oggetto di questa prova di Automobile.it, hanno un aspetto dinamico, ma sobrio, mentre l’allestimento Premium punta su un’estetica che strizza l’occhio alle più cattive varianti AMG, enfatizzando le prese d’aria anteriori e puntando su cerchi in lega di maggiori dimensioni.
Mercedes GLA: interni
Accomodarsi all’interno dellaMercedes GLA significa essere coccolati da un abitacolo impeccabile in quanto a materiali e finiture utilizzate. Lo stile della plancia è il medesimo della Classe A, con la scena dominata dalla presenza del sistema MBUX, costituito da due schermi affiancati. Quello dietro il volante è dotato di grafica personalizzabile e assolve alla funzione di quadro strumenti, mentre quello al centro della plancia funge da sistema di infotainment. Questo può essere controllato oltre che attraverso lo schermo touch, anche per mezzo del touch pad sul tunnel centrale o con i comandi vocali attivabili con la frase “Hey Mercedes”.
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Tanto poi lo spazio a bordo anche per chi viaggia dietro. C’è spazio in abbondanza per due passeggeri. Solo chi siede in mezzo risulta un po’ sacrificato. Detto questo, la seduta è comoda e lunga abbastanza per non stancare nemmeno durante le trasferte più lunghe. Buono anche lo spazio per i bagagli che si attesta sui 420 litri in configurazione standard.
Mercedes GLA: motori
Decisamente ampia la gamma motori prevista per la Mercedes GLA. La Casa tedesca, infatti, propone propulsori benzina, diesel ed anche ibridi. Tra i benzina si parte dal 1.3 litri declinato nelle due versioni da 136 CV e 163 CV per poi arrivare al 2.0 litri da 224 CV (queste due ultime motorizzazioni disponibili anche con trazione integrale 4MATIC). Per i più sportivi ci sono le varianti AMG, entrambe spinte dal 2.0 litri turbo che sulla AMG 35 4MATIC eroga 306 CV, mentre sulla AMG 45 S 4MATIC arriva a 421 CV.
Per chi preferisce il diesel, il 2.0 litri viene offerto in tre varianti: 116 CV, 150 CV e 190 CV (queste due ultime motorizzazioni disponibili anche con trazione integrale 4MATIC). In alternativa si può puntare sulla motorizzazione ibrida plug-in in grado di erogare fino a 218 CV di potenza grazie all’unione di un 1.3 benzina da 160 CV con un’unità elettrica da 102 CV. Tutte le motorizzazioni sono dotate di cambio automatico di serie.
Mercedes GLA: consumi
I dati dichiarati dalla Casa tedesca relativi ai consumi della Mercedes GLA sono parecchio interessanti, specie per le motorizzazioni diesel e ibride. L’1.3 benzina promette consumi nell’ordine dei 6,5-7,4 l/100 km su ciclo combinato WLTP, valore che si alza a 7,1-8,0 l/100 km se si sceglie la trazione integrale. Il 2.0 da 224 CV, invece, registra un dato pari a 7,4-8,4 l/100 km. Per le varianti AMG il dato sale sensibilmente: si parla di 8,6-9,1 l/100 km per la AMG 35 e di 9,4-9,9l/100 km per la AMG 45 S.
Più bassi i consumi dei propulsori diesel. I modelli con trazione anteriore promettono 5,3-5,9 l/100 km, mentre quelli 4×4 dichiarano 5,5-6,1 l/100 km. Decisamente più parsimoniosa l’ibrida plug-in per la quale la Mercedes dichiara un consumo nell’ordine di 1,3-1,6 l/100 km, a cui va aggiunta un’autonomia di 53-60 km.
Mercedes GLA: allestimenti
Sono ben 6 gli allestimenti disponibili nel listino della Mercedes GLA:
Executive: si tratta dell’allestimento di accesso alla gamma.
Business: pensato principalmente per le flotte.
Sport: scelta intermedia della gamma, ha una buona dotazione di serie.
Sport Plus: esteticamente come Sport, ma con qualche accessorio in più.
Premium: riconoscibile per l’estetica ispirata alle versioni AMG.
AMG: più che di allestimento, qui si parla di vera e propria versione, dal momento che porta con se due motorizzazioni dedicate.
Equipaggiamento di serie per tutte le versioni: pacchetto comfort, roof rails in alluminio, portavivande doppio, alette parasole con deflettore estendibile, Vano portaoggetti nella consolle centrale con avvolgibile, Pacchetto per il vano bagagli, Presa da 12 V nel vano bagagli. Visibility Light Pack. Illumina l’abitacolo con diverse componenti, Telecamera posteriore per la retromarcia assistita, Touchpad, Autoradio digitale, Sistema multimediale MBUX, Navigazione con funzioni avanzate MBUX, Servizi di accesso remoto- setup e monitoraggio, Chiamata di emergenza Mercedes-Benz, Modulo LTE per l’utilizzo dei servizi Mercedes me connect, Sistema antisbandamento attivo, Sistema di assistenza alla frenata attivo, Kneebag per il guidatore, Sistema di rilevamento automatico del limite di velocità, Sedile posteriore con schienale ad abbattimento, Tergicristalli con sensore pioggia, TEMPOMAT, Sistema di controllo della pressione pneumatici RDK, Tirefit, DYNAMIC SELECT, Disattivazione automatica airbag lato passeggero.
Executive: in aggiunta all’equipaggiamento base include di serie Sospensioni DIRECT CONTROL Comfort, Cerchi in lega da 17″ a 10 razze in argento vanadio con pneumatici 215/65 R17 su 6,5J x 17 ET 44, Fari alogeni con luci diurne a LED integrate, Tappetini in velours, Volante sportivo multifunzione in pelle, Inserti in carbon look chiaro, Climatizzatore automatico mono zona con distribuzione dell’aria a gestione automatica, funzione di ricircolo, filtro per polveri sottili, Rivestimenti in ARTICO in tessuto nero.
Business: aggiunge Pacchetto integrazione per smartphone Apple o Android, Rivestimenti in ARTICO tessuto nero, Retrovisore interno ed esterno sinistro autoanabbagliante, Specchi retrovisori esterni ripiegabili elettricamente.
Sport: in aggiunta Fari LED High Performance, Pacchetto Style, Sedili Comfort anteriori con Pacchetto Comfort, Inserti in look a ellisse, Reti portaoggetti sugli schienali dei sedili anteriori, Portellone posteriore Easy-Pack con azionamento elettrico.
Sport Plus: aggiunge Cerchi in lega da 18″a 5 doppie razze ottimizzati dal punto di vista aerodinamico, verniciati in nero e torniti con finitura a specchio, con pneumatici 235/55 R18 su 7,5J x 18 ET 53, Clima automatico bi-zona Comfortmatic, Progressive Pack, Inserti in look a spirale, Pacchetto Progressive.
Premium: la versione top di gamma aggiunge Cerchi in lega AMG da 19” a 5 doppie razze ottimizzati, verniciati in grigio tantalio e torniti con finitura a specchio, con pneumatici 235/50 R19 su 7,5J x 19 ET53, AMG Line Pack, Sedili anteriori sportivi, Cristalli laterali posteriori e lunotto oscurati, Impianto frenante sportivo, Rivestimenti in pelle sintetica ARTICO/microfibra DINAMICA neri con sedili sportivi, Volante sportivo multifunzione in pelle Nappa con parte inferiore appiattita e impugnatura traforata, Inserti effetto carbonio.
AMG: l’allestimento sportivo per eccellenza aggiunge di serie Sospensioni regolabili attive, Cambio automatico specifico 8G-DCT AMG, Sistema di navigazione su disco fisso con Live Traffic Information, Sterzo diretto, Volante Performance AMG in pelle Nappa nera, Cinture di sicurezza rosse.
Mercedes GLA: prova su strada
Ci siamo messi al volante della nuova Mercedes GLA in allestimento Sport, in abbinamento al propulsore 200d. Sotto il cofano, infatti, è presente il due litri a gasolio con una potenza massima di 150 CV per 310 Nm di coppia. Numeri che, in abbinamento al cambio automatico a otto marce e alla trazione anteriore, permettono alla GLA di scattare da 0 a 100 km/h in 8,6 secondi e di raggiungere una velocità massima di 208 km/h. Ma questi non sono che freddi numeri. La nuova GLA, soprattutto in abbinamento al Diesel di media potenza, la si apprezza soprattutto nelle trasferte più lunghe. In questi contesti, infatti, viaggiando tra autostrada e strade extraurbane, mette in luce un comfort notevole, fatto di un assetto che filtra senza problemi anche le asperità più marcate e di una buon livello di insonorizzazione acustica. Il tutto, condito da consumi che, pur senza avere un piede troppo leggero, difficilmente scendono sotto i 15 km/l.
Ma la nuova Mercedes GLA sa farsi apprezzare anche sui tratti di strada ricchi di curve. Qui spicca la buona taratura delle sospensioni che, pur assicurando sempre un buon livello di comfort, non cedono mai troppo il fianco al rollio, assicurando una guida pulita e precisa, alla quale contribuisce anche la buona “consistenza” dello sterzo. Convince anche la spinta del propulsore, sempre pronto ad assecondare la richiesta di potenza da parte del conducente, anche se, quando ci si spinge verso la zona alta del contagiri, evidenzia una certa ruvidità, che si traduce in un aumento del rumore all’interno dell’abitacolo. In generale, comunque, la GLA convince, rappresentando una valida compagna di viaggio, pur districandosi con disinvoltura anche nel traffico cittadino, dove le dimensioni contenute rappresentano un sicuro alleato.
Mercedes GLA: perché comprarla
Qualità: alto il livello di qualità a bordo, sia in termini di materiali che di tecnologie presenti.
Spazio: dentro c’è spazio in abbondanza anche e soprattutto per chi viaggia dietro.
Motori: ampia l’offerta di motori che va dall’ibrido fino alle potenti versioni AMG.
Mercedes GLA: prezzi
Di seguito ecco il listino prezzi della Mercedes GLA aggiornato a marzo 2023:
Il processo di elettrificazione di Kia si appresta ad entrare in una nuova era. La capostipite di questa nuova generazione di modelli completamente elettrici del costruttore coreano sarà la EV9, Suv a 7 posti che andrà a posizionarsi al vertice della gamma. Sebbene siano già state pubblicate le prime foto, per i dati tecnici si dovrà aspettare ancora qualche mese, ma il crossover dovrebbe poter contare su potenze nell’ordine dei 400 CV per circa 500 km di autonomia.
La Kia EV9 è un crossover elettrico dalle dimensioni imponenti. Infatti, la lunghezza del veicolo è di quasi 5 metri, mentre la larghezza arriva a 2,06 metri e l’altezza a 1,79 metri. Si tratta di un Suv XXL, proprio come piace ai consumatori d’oltreoceano, ma con uno stile inconfondibile, che evolve il più recente linguaggio stilistico del costruttore. Di seguito le misure degli ingombri di EV-9 nel dettaglio:
Dimensioni
Lunghezza
4.930 mm
Larghezza
2.055 mm
Altezza
1.790 mm
Passo
3.098 mm
Kia EV6: esterni
La Kia EV9 si presenta con un design imponente ed elegante, caratterizzato da fari anteriori a matrice di LED, abbinati alla grande mascherina frontale illuminata a LED. Il frontale della EV9 è un elemento che dovrebbe rendere subito riconoscibile il Suv elettrico in strada. I fanali posteriori, anch’essi a LED, si sviluppano verticalmente su più livelli e sono divisi da una linea orizzontale che spezza il gruppo ottico a metà, come sulla concept.
Il tutto è impreziosito da enormi cerchi da 21 o 22 pollici, equipaggiati con pneumatici specificamente studiati per massimizzare l’efficienza del powertrain elettrico del crossover. Gli esterni della EV9 sono un mix di linee eleganti e dettagli moderni, che conferiscono al veicolo un aspetto sofisticato e innovativo.
Kia EV9: interni
L’abitacolo della Kia EV9 adotta un design più tradizionale e meno futuristico rispetto alla concept, ma i materiali di alta qualità e l’attenzione ai dettagli rimangono invariati. La plancia ospita due schermi da 12,3″ per il cruscotto digitale e per l’infotainment, mentre la consolle centrale viene integrata in un prolungamento del bracciolo posto tra i sedili anteriori. Il volante, che sulla concept proponeva un design più innovativo, viene rivisto per adottare forme classiche.
L’abitacolo è molto luminoso, soprattutto se si opta per il grande tetto panoramico, e offre diverse opzioni di configurazione dei sedili: le due poltrone della seconda fila possono ruotare di 180° per formare una specie di salottino posteriore. Inoltre, per rispondere alle sempre maggiori esigenze di connessione, tutti i passeggeri avranno a disposizione una presa USB dedicata per la ricarica dello smartphone.
Kia EV9: motori
Il Kia EV-9 è un SUV completamente elettrico ed è sviluppato sulla piattaforma E-GMP allungata. Disponibile in diverse versioni, il SUV può essere equipaggiato con motorizzazioni che variano dai 200 ai 400 CV, permettendo di soddisfare le esigenze di guida di ogni tipo di cliente. Grazie alla sua trazione integrale, la EV-9 promette di offrire una buona stabilità su diversi terreni.
Kia EV9: consumi
Nonostante le dimensioni imponenti, la casa coreana ha annunciato percorrenze fino a 480 chilometri, inoltre, grazie a un sistema di ricarica rapida che permette di portare la batteria dal 10% all’80% in soli 30 minuti. Tuttavia, sarà necessario attendere l’uscita del modello di serie per avere dati precisi riguardo ai consumi e all’autonomia effettiva dell’auto.
Kia EV9: perché comprarla
Immagine: l’auto si distingue per il suo design futuristico e imponente.
Spazio: grazie alla piattaforma E-GMP allungata, la Kia EV9 offre un interno ampio e confortevole per passeggeri e bagagli.
Efficienza: nonostante le dimensioni imponenti, la Kia EV9 offre una buona autonomia, dichiarando percorrenze fino a 480 chilometri.
Si chiama GLB ed è il SUV a sette posti targato Mercedes-Benz, a metà strada tra la più piccola GLA e la più grande GLC. L’auto è disponibile con alimentazione diesel (3 modelli) e benzina (4 modelli), sia con trazione integrale 4MATIC sia a trazione anteriore. Condivide infatti la medesima piattaforma di Classe A ed è prodotta negli stessi stabilimenti di Stoccarda.
Di seguito la scheda tecnica della nuova Mercedes GLB:
Anche per GLB è arrivato il momento del restyling di metà carriera. Esteticamente il nuovo modello si distingue per il frontale ridisegnato, con un inedito design per fari Led e prese d’aria, e cerchi in lega ancora più grandi, fino a 20″, oltre che per nuove colorazioni anche negli interni. L’abitacolo, tuttavia, resta piuttosto invariato, con aggiornamenti che riguardano principalmente il sistema di infotainment e il nuovo cruscotto digitale personalizzabile. A livello tecnologico, però, il passo avanti viene fatto dal punto di vista degli ADAS: si aggiungono il Trailer Manouvering Assist, il Parking Package con funzioni ampliate e l’Active Steering Assist.
Mercedes GLB: prezzi, dimensioni e caratteristiche 2
Mercedes GLB: prezzi, dimensioni e caratteristiche 1
Mercedes GLB: prezzi, dimensioni e caratteristiche
Ma le vere novità sono quelle nascoste sotto al cofano: l’intera gamma motori, infatti, diventerà elettrificata, puntando su soluzioni mild-hybrid a 48 V. Ad affiancare l’attuale offerta diesel, troveremo l’1.3 turbobenzina MHEV da 136 CV o 163 CV, accompagnato da un 2.0 turbo da 190 CV e da 224 CV (l’attuale GLB 250). Anche la variante AMG GLB 35 4MATIC riceverà in dote l’impianto mild-hybrid, con un boost di 14 CV: in questo modo l’auto scatterà da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi, per una velocità massima (autolimitata) di 250 km/h. Prezzi e ulteriori dettagli verranno pubblicati nei prossimi mesi.
Dimensioni #Mercedes GLB
Le dimensioni della nuova Mercedes GLB le permettono di ospitare 5 o 7 passeggeri. Per qualsiasi modello, la larghezza è pari a 184 cm, l’altezza a poco meno di 166 cm, mentre la lunghezza raggiunge i 463 cm. Il passo si attesta invece sui 283 cm. Con queste misure la GLB è lunga 20 cm più della GLA e soli 3 cm in meno della GLC. In effetti, nonostante derivi dalla Classe A, si avvicina molto di più ai modelli della gamma superiore della Casa della Stella. Il bagagliaio, infine, vanta una capacità compresa tra i 560 e i 739 litri (se a 5 posti, con variazione che dipende dalla posizione dei sedili posteriori, che possono scorrere in avanti di 14 cm) e che raggiunge i 1.755 litri abbattendo il divano posteriore.
Dimensioni
Lunghezza
4.634 mm
Larghezza
1.834 mm
Altezza
1.658 mm
Passo
2.829 mm
Esterni #Mercedes GLB
SUV di nome e di fatto, la Mercedes GLB ha linee squadrate e superfici nette che le donano un aspetto allo stesso tempo robusto ed elegante. La calandra ha generalmente due baffi cromati, ma se si sceglie l’allestimento Premium cambia, passando ad una sola listella che incornicia la grossa stella al centro.
Tra gli elementi più caratteristici del modello si trovano le nervature longitudinali sul cofano (segno distintivo di molti modelli Mercedes) e la linea di cintura che al posteriore forma un insolito scalino sottolineato dalla cromatura che corre intorno a finestrini. La sezione posteriore invece si caratterizza per il grande portellone, che nella sua metà superiore comprende un grande lunotto posteriore. Verso il basso, chiude il disegno il robusto paraurti, evidenziato da una slitta paracolpi cromata che lo attraversa trasversalmente.
Interni #Mercedes GLB
Dentro, la Mercedes GLB presenta molti degli elementi distintivi delle ultime vetture della Casa. Il Display Widescreen, composto dai due monitor dedicati rispettivamente a strumentazione (7″ di serie; 10,25″ in opzione) e sistema di infotainment (10,25″) occupa buona parte della plancia. Il modello adotta la tecnologia MBUX con assistente vocale dotato di intelligenza artificiale che risponde alle richieste del conducente ogni volta che viene chiamato in causa con la famosa frase “Hey Mercedes“.
A richiesta, si possono avere anche l’Head-Up Display, che proietta informazioni utili alla guida direttamente sul parabrezza, consentendo di non allontanare mai lo sguardo dalla strada, e il pacchetto completo di assistenti di guida, che comprende tutti i più avanzati ADAS targati Mercedes-Benz, dal cruise control adattivo al riconoscimento della segnaletica verticale passando per monitoraggio dell’angolo cieco, frenata d’emergenza con riconoscimento pedoni e mantenimento attivo della carreggiata. Riguardo all’abitabilità generale, infine, il modello è dotato di cinque posti comodi e, a richiesta, di due strapuntini in terza fila che sono pensati per occupanti fino a 1,68 metri d’altezza.
Motori #Mercedes GLB
Al momento, sono disponibili a listino le sole motorizzazioni benzina o diesel, con motori turbo a 4 cilindri tutti abbinati al cambio automatico. Si parte con la GLB 180, 1.3 turbobenzina da 136 CV e 200 Nm di coppia. Un gradino più in su troviamo GLB 200 da 163 CV e 250 Nm di coppia, mentre la versione ancora più potente è rappresentata dal 2.0 turbobenzina GLB 250 con 224 CV e 350 Nm di coppia, con picchi di 236 km/h e 0-100 in 6,9 secondi. Queste ultime due motorizzazioni possono essere abbinate alla trazione integrale 4MATIC. Al vertice della gamma a benzina troviamo, infine, la AMG GLB 35 4MATIC, con 306 CV e 400 Nm di coppia motrice. Quest’ultima può raggiungere i 250 km/h di velocità massima.
Tra le quattro versioni diesel, il modello base è la GLB 180 d, 116 CV di potenza e 280 Nm di coppia, seguito dalle GLB 200 d (a trazione anteriore e 4MATIC), 150 CV e una coppia di 320 Nm, per arrivare infine alla GLB 220 d (anche questa disponibile con trazione integrale), che raggiunge i 190 CV e i 400 Nm di coppia. Inoltre, per i modelli 4MATIC è disponibile il pacchetto Offroad, che rende il veicolo ancora più perfomante e maneggevole e quindi adatto a tutte le condizioni di guida.
Consumi #Mercedes GLB
I consumi di Mercedes GLB differiscono, ovviamente. in base alla motorizzazione scelta. Per quanto riguarda le varianti a benzina, i consumi su ciclo combinato WLTP presentano valori compresi fra i 7,7 l/100km di GLB 180 e i 9,4 l/100 km della AMG GLB 35 4MATIC. Le relative emissioni di CO2 variano fra i 175 e i 213 g/km. Lato Diesel, invece, i valori presentano cifre più contenute. I consumi di gasolio variano, infatti, fra i 6,1 l/100km di GLB 180d e i 6,4 l/100 km della GLB 220d 4MATIC. Le rispettive emissioni di CO2 sono comprese in un intervallo che va dai 159 e i 168 g/km.
Allestimenti #Mercedes GLB
Tenendo conto che la trazione integrale 4MATIC è disponibile da Sport in su, ecco i cinque allestimenti con cui è possibile acquistare Mercedes GLB:.
Executive: la versione di accesso alla gamma ha già un equipaggiamento ricco e completo.
Business: dal maggior comfort interno.
Sport: la variante pensata per la clientela più attenta alle performance.
Sport plus: la versione più dotata a livello di guida sportiva.
Premium: con il massimo offerto dalla Stella per quanto riguarda sia la comodità che gli elementi di pregio a bordo.
Mercedes-AMG 35: alla variante più prestazionale è stato dedicato un allestimento esclusivo.
Equipaggiamento di serie per tutte le versioni: pacchetto comfort, roof rails in alluminio, portavivande doppio, alette parasole con deflettore estendibile, Vano portaoggetti nella consolle centrale con avvolgibile, Pacchetto per il vano bagagli, Presa da 12 V nel vano bagagli. Visibility Light Pack. Illumina l’abitacolo con diverse componenti, Predisposizione per la consegna della chiave digitale, Telecamera posteriore per la retromarcia assistita, Touchpad, Autoradio digitale, Sistema multimediale MBUX, Funzioni avanzate MBUX, Servizi di accesso remoto- setup e monitoraggio, Chiamata di emergenza Mercedes-Benz, Modulo LTE per l’utilizzo dei servizi Mercedes me connect, Sistema antisbandamento attivo, Sistema di assistenza alla frenata attivo, Kneebag per il guidatore, Sistema di rilevamento automatico del limite di velocità, Sedile posteriore con schienale ad abbattimento, Tergicristalli con sensore pioggia, TEMPOMAT, Sistema di controllo della pressione pneumatici RDK, Tirefit, DYNAMIC SELECT, Disattivazione automatica airbag lato passeggero, Cofano motore attivo per sicurezza pedoni.
Executive: Sospensioni DIRECT CONTROL Comfort, Cerchi in lega da 17″ a 10 razze in grigio Himalaya e torniti con finitura a specchio, Fari alogeni con luci diurne a LED integrate, Tappetini in velours, Sedili anteriori regolabili manualmente, Volante sportivo multifunzione in pelle, Inserti in carbon look chiaro, Climatizzatore automatico mono zona con distribuzione dell’aria a gestione automatica, funzione di ricircolo, filtro per polveri sottili, Rivestimenti in ARTICO e tessuto Bertix nero.
Business: incluse in questa versione Sospensioni DIRECT CONTROL Comfort, Cerchi in lega da 17″ a 10 razze in grigio Himalaya e torniti con finitura a specchio, con pneumatici 215/65 R17 su 6,5 J x 17 ET44, Fari alogeni con luci diurne a LED integrate, Tappetini in velours, Pacchetto integrazione per smartphone AppleTM o AndroidTM, permette di visualizzare e comandare le funzioni principale del telefono sul display centrale, Climatizzatore automatico mono zona con distribuzione dell’aria a gestione automatica, funzione di ricircolo, filtro per polveri sottili, Sicurezza e comfort, Pacchetto retrovisori: retrovisore interno ed esterno sinistro autoanabbagliante , Pacchetto retrovisori:Specchi retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, Pacchetto retrovisori : MIRROR Package. Specchi retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, retrovisore interno ed esterno sinistro autoanabbagliante, Rivestimenti in artico e tessuto, Rivestimenti in ARTICO e tessuto tandel nero, Sedili anteriori regolabili manualmente, Volante sportivo multifunzione in pelle, Inserti in carbon look chiaro, Climatizzatore automatico mono zona con distribuzione dell’aria a gestione automatica, funzione di ricircolo, filtro per polveri sottili, Pacchetto retrovisori: retrovisore interno ed esterno sinistro autoanabbagliante, Pacchetto retrovisori:Specchi retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, Pacchetto retrovisori : MIRROR Package. Specchi retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, retrovisore, interno ed esterno sinistro autoanabbagliante, Rivestimenti in ARTICO e tessuto tandel nero.
Sport: incluse in questa versione Pacchetto Style, Style pack, Sospensioni DIRECT CONTROL Comfort, Cerchi in lega da 17″ a 5 doppie razze ottimizzati dal punto di vista aerodinamico, verniciati in nero lucido e torniti con finitura a specchio, con pneumatici 215/65 R17 su 6,5 J x 17 ET 44, Fari LED High Performance, Tappetini in velours, Sedili posteriori regolabili longitudinalmente, Sedili Comfort anteriori, Volante sportivo multifunzione in pelle, Inserti in look a ellisse, Climatizzatore automatico mono zona con distribuzione dell’aria a gestione automatica, funzione di ricircolo, filtro per polveri sottili, Reti portaoggetti sugli schienali dei sedili anteriori, Pacchetto Comfort per i sedili: regolazione in altezza del sedile lato passeggero, dell’inclinazione dei cuscini dei sedili anteriori per un maggiore comfort di seduta, Rivestimenti in ARTICO/tessuto Bertix nero.
Sport plus: incluse in questa versione pacchetto PROGRESSIVE, Progressive pack, Sospensioni DIRECT CONTROL Comfort, Cerchi in lega da 18″ a 5 razze ottimizzati dal punto di vista aerodinamico, verniciati in nero lucido e torniti con finitura a specchio, con pneumatici 235/55 R18 su 7,5J x 18 ET53, Fari LED High Performance, Tappetini in velours, Sedili posteriori regolabili longitudinalmente, Sedili Comfort anteriori, Volante sportivo multifunzione in pelle, Inserti in look a spirale, Climatizzatore automatico COMFORTMATIC, Reti portaoggetti sugli schienali dei sedili anteriori, Pacchetto Comfort per i sedili, Rivestimenti in ARTICO / tessuto Fléron nero.
Premium: incluse in questa versione pacchetto AMG Line, AMG Line Pack, Styling AMG, Cristalli laterali posteriori e lunotto oscurati, Impianto frenante sportivo con pinze dei freni anteriori con logo Mercedes-Benz, Sospensioni DIRECT CONTROL Comfort, Cerchi in lega leggera AMG da 19″ a 5 doppie razze ottimizzati dal punto di vista aerodinamico, verniciati in grigio tantalio e torniti con finitura a specchio, con pneum. 235/50 R19 su 7,5J x 19 ET53, Fari LED High Performance, Tappetini in velours sportivi AMG, Sedili posteriori regolabili longitudinalmente, Sedili sportivi anteriori, Volante sportivo multifunzione in nappa appiattito inferiormente e traforato all’impugnatura, Inserti effetto carbonio, Climatizzatore automatico COMFORTMATIC, Reti portaoggetti sugli schienali dei sedili anteriori, Pacchetto Comfort per i sedili, Rivestimenti in ARTICO/microfibra DINAMICA neri con sedili sportivi.
Mercedes-AMG 35: incluse in questa versione Cristalli laterali posteriori e lunotto oscurati, AMG Line, Styling AMG, Sospensioni regolabili attive, Cambio automatico 8G-DCT, Cerchi in lega leggera AMG da 19″ a 5 doppie razze ottimizzati dal punto di vista aerodinamico, verniciati in grigio tantalio e torniti con finitura a specchio, con pneumatici 235/50 R19 su 8J x 19 ET49, Fari LED High Performance, Tappetini in velours sportivi AMG, Sistema di navigazione su disco fisso. Il Live Traffic Information fornisce informazioni di viabilità aggiornate per gran parte della rete stradale utilizzando diverse fonti e la comunicazione Car-to-X fa comunicare i veicoli tra loro e con l’infrastruttura di viabilità. Live Traffic Information, Car-to-X e aggiornamenti cartografici online sono gratuiti per tre anni dalla prima immatricolazione e si possono rinnovare dal portale Mercedes me, Sedili posteriori regolabili longitudinalmente, Sedili sportivi anteriori, Volante Performance AMG in pelle Nappa nera, Inserti effetto carbonio, Climatizzatore automatico COMFORTMATIC: regolazione individuale guidatore e passeggero anteriore. Bocchette posteriori centrali.Controllo costante dei gas nocivi nell’aria aspirata con commutazione automatica sulla modalità di ricircolo dell’aria.
Perché comprarla #Mercedes GLB
Qualità percepita: rivestimenti e dotazioni sono da vera Suv premium.
Efficienza: soprattutto i propulsori diesel presentano un buon rapporto fra prestazioni e consumi.
Tecnologia: il sistema MBUX è una garanzia in quanto a tecnologia e facilità di funzionamento.
Prezzo #Mercedes GLB
Di seguito ecco il listino prezzi della Mercedes GLB aggiornato a marzo 2023:
Sant’Agata Bolognese è sempre stata la casa di Lamborghini. Il brand icona delle auto sportive italiane, ora controllato dal Gruppo Volkswagen, non ha mai abbandonato le proprie origini. Nella cittadina emiliana il marchio italiano ha mosso i primi passi, fino a diventare la leggenda che tutti conosciamo.
Il quartier generale del marchio italiano, famoso in tutto il mondo, ospita anche la sede e il museo del marchio e sorge su una superficie complessiva di 160.000 metri quadrati, dove lavorano oltre 1.700 dipendenti, per una capacità produttiva di oltre 8.000 veicoli l’anno.
Gli inizi
La storia del complesso produttivo parte con la fondazione del brand, il 7 maggio del 1963, a cui segue la costruzione ex-novo dello stabilimento di Sant’Agata Bolognese, che l’anno successivo inizia a sfornare la 350GT, la prima granturismo del Toro. Vengono prodotte 400 unità costruite con tecniche quasi del tutto artigianali, al pari di 400 GT e 400 GT 2+2. Nel 1966 arriva Miura, una delle prime GT con motore posteriore, prodotta in tre serie e 763 esemplari, che dà il via al mito di Lamborghini.
La crisi negli anni ’70 e ‘80
Nei primi anni ’70 Ferruccio Lamborghini abbandona la guida del marchio, decisione che spalanca le porte ad anni difficili con tanti cambi di proprietà. L’azienda viene comprata dagli imprenditori Georges-Henri Rossetti e René Leimer, che non riescono a rilanciarla. Nel 1978 il tribunale di Bologna mette lo stabilimento di Sant’Agata in amministrazione controllata; tre anni più tardi sono i fratelli Mimran, giovani imprenditori dello zucchero, a comprare Lamborghini. Vengono prodotte Jalpa e LM002, unico fuoristrada del Toro, e un nuovo motore V10. Nel 1987 l’azienda è di nuovo in vendita e in poco più di 10 anni si alternano vari proprietari: Chrysler, l’indonesiana Megatech, V’Power Corporation e la malese MyCom Bhd. Per tanto tempo l’unica vettura a listino è la Diablo, erede della Countach.
La rinascita grazie ad Audi
Le cose cambiano nel 1988. Il brand passa sotto il controllo del Gruppo Volkswagen che riorganizza e ammoderna l’impianto di Sant’Agata Bolognese: alla dinastia delle V12, rappresentata dal 2001 dalla nuova Murciélago, viene affiancato un secondo modello più compatto a 10 cilindri con motore di nuova progettazione, la Gallardo, prodotta dal 2003 al 2013 in oltre 14.000 esemplari. Visto il successo e il nuovo interesse per il brand, il colosso tedesco punta su un terzo modello, il primo destinato a grandi volumi: il Suv Urus. È realizzato su una piattaforma premium del gruppo Volkswagen e avrebbe dovuto essere costruito a Bratislava insieme alla cugina Porsche Cayenne, ma alla fine la produzione resta in Italia. Nel 2016 il comprensorio di Sant’Agata Bolognese passa da 80.000 a 160.000 metri quadrati che includono la sede, le linee di produzione delle supercar Aventador e Huracan, quelle nuove destinate a Urus e un museo rinnovato dedicato alla Casa e a Ferruccio Lamborghini.
Futuro sostenibile e a zero emissioni
La sostenibilità è al centro del rinnovamento di Sant’Agata. Il futuro del marchio è orientato verso l’elettrico: le basi sono state poste nel 2010 con la costruzione del più grande impianto fotovoltaico di tutta l’Emilia-Romagna. Lamborghini è la prima azienda ad aver raggiunto la neutralità nelle emissioni nella fase di produzione, per merito di una superficie in fotovoltaico di oltre 14.600 metri quadrati e una potenza di 2,2 MW che consentono di produrre 2,5 milioni di kWh di energia elettrica all’anno, riducendo le emissioni annuali di CO2 di 2.000 tonnellate.
Non dimentichiamo l’impianto a biogas di Nonantola che fornisce l’acqua calda (85° C) all’azienda, permettendole di risparmiare soldi e risorse. Inoltre il marchio italiano ha costruito un parco di oltre 10.000 querce che in 10 anni dovrebbe essere in grado di assorbire circa 330 tonnellate di CO2 dall’atmosfera. Nel 2020 l’azienda è riuscita a riciclare il 56% dei rifiuti speciali prodotti.
Sono diversi i siti produttivi di Hyundai, sparsi un po’ in tutto il mondo, ma i modelli pensati per il mercato europeo nascono in Repubblica Ceva, per la precisione a Nosovice, il primo stabilimento del costruttore coreano alimentata a energia pulita. Sorge nel sud-est della Repubblica Ceca, a pochi km dal confine con la Slovacchia, su un’area di 2.000.000 di metri quadri. Qui lavorano 3.300 dipendenti e vengono prodotte 350.000 veicoli l’anno.
Lo stabilimento è attivo 24 ore su 24, dal lunedì al venerdì. L’orario di lavoro degli operai è diviso in tre turni: dalle 6 alle 14, dalle 14 alle 22 e dalle 22 alle 6. La produzione è di 65 auto all’ora e 1.500 al giorno: per ultimare una vettura servono 20,5 ore, delle quali cinque per lo stampaggio, due per la saldatura, nove per la verniciatura e 4,5 per l’assemblaggio. Nosovice è “parente” della fabbrica Kia di Zilina, in Slovacchia: distano solo 90 km e quest’ultima produce i motori per entrambi i marchi.
Gli inizi 15 anni fa con i30
La storia della fabbrica Hyundai inizia nel 2008, a meno di due anni di distanza dalla posa del primo pilastro. La prima auto prodotta è la Hyundai i30, progettata su una base comune alla cugina Kia cee’d e con standard di qualità europei. Nel 2009 l’impianto raggiunge le 114.000 unità, aumentate fino a superare quota 300.000. L’attività si concentra dal primo momento su modelli compatti e di grandi volumi: accanto alla i30 e alle ultime tre generazioni del Suv ix35/Tucson, troviamo la i20, monovolume di segmento B gemella della Kia Venga. Nel 2013 dalla fabbrica di Nosovice è stato prodotta la milionesima vettura.
Auto ibride ed elettriche
L’impianto ceco è costruito secondo criteri moderni ed è stato protagonista della prima fase dell’elettrificazione della gamma europea: ai motori mild hybrid di Tucson, verso la fine dello scorso decennio, si è aggiunto l’elettrico puro con la versione a batteria del crossover Kona. Nei prossimi anni l’impianto di Nosovice dovrebbe diventare un sito per auto elettriche, anche se i primi modelli come Ioniq 5, che appartengono a segmenti leggermente superiori, vengono prodotti in Corea.
Energia rinnovabile
Hyundai Czech si è portata avanti e ha provveduto alla trasformazione in fabbrica “green” di Nosovice: da inizio 2022 l’intero complesso usa il 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili. È il primo stabilimento Hyundai ad aver reso neutra l’impronta di carbonio dell’approvvigionamento energetico: un sensibile passo avanti in direzione della totale “carbon neutrality” da raggiungere nel 2045. L’approvvigionamento deriva da vari impianti, alcuni vicini e altri più distanti, che sfruttano fonti naturali come gli impianti a biogas, parchi solari, centrali idriche ed eoliche. Per avvicinare l’obiettivo, da quattro anni i vertici della fabbrica si sono impegnati a contenere il consumo energetico, che è stato ridotto del 10%.
Fin dal momento della costruzione, la fabbrica di Nosovice ha avuto come priorità il rispetto dell’ambiente: gli alberi rimossi per liberare le aree destinate agli edifici non sono stati tagliati o estirpati, ma trapiantati in una zona vicina, in modo da garantire fin dall’inizio una compensazione di CO2. Questo è solo l’inizio: Hyundai Motor Manufacturing Czech (Hmmc) ha in mente iniziative per la produzione in loco di energia pulita mediante un impianto fotovoltaico proprio, oltre a progetti di bonifica, conservazione, educazione e recupero con la comunità locale.
La DS7 è arrivata sul mercato nel 2018 con un ambizioso obiettivo: andare ad insidiare vetture come l’Audi Q3, la BMW X1 e la Mercedes GLA. In Italia ha avuto particolare successo, grazie allo stile ricercato che si fa apprezzare per la cura degli interni impreziositi da materiali di alta qualità. Oltre alle motorizzazioni benzina e diesel, nel corso del 2019 la DS7 ha visto l’introduzione a listino della versione E-Tense equipaggiata con un powertrain ibrido ricaricabile alla spina. Insomma, una valida alternativa ai “soliti” SUV premium tedeschi.
Per DS7 il 2023 è l’anno del restyling di metà carriera. La nuova versione della vettura sarà infatti ordinabile già da quest’estate. Il facelift rinnova il design del modello, seguendo il più recente linguaggio stilistico del costruttore francese. Spicca innanzitutto il nuovo muso con la firma ottica aggiornata, il fascione ridisegnato e la calandra allargata con motivo a diamante. I proiettori, nello specifico, diventano più sottili di quelli attuali ed integrano elementi Pixel che migliorano intensità e regolarità del fascio luminoso: basti pensare che la portata degli abbaglianti arriva ora a ben 380 metri. Nel complesso la carrozzeria presenta meno parti cromate, dando all’insieme un tocco più sportivo. La scritta “Crossback” scompare dalla coda, mentre il diametro massimo dei cerchi in lega arriva a 21″. Più leggeri gli interventi negli interni, che si sono concentrati quasi esclusivamente nella scelta dei materiali, che cambiano a seconda dell’allestimento scelto.
DS 7 Crossback: prezzi, dimensioni e caratteristiche 5
DS 7 Crossback: prezzi, dimensioni e caratteristiche 6
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DS 7 Crossback: prezzi, dimensioni e caratteristiche 9
A cambiare è però il sistema di infotainment. Il nuovo sistema DS Iris presenta un’interfaccia rielaborata e personalizzabile che impiega il riconoscimento vocale naturale e con schermo touch orizzontale da 12’’. Ha una diagonale di 12 pollici anche il quadro strumenti, che sfoggia ora una grafica rinnovata. Infine, la ricca gamma motori perderà le unità benzina ma si amplierà sul fronte plug-in, con 3 varianti: da 225, 300 e 360 CV. Quest’ultima versione, messa a punto dal reparto DS Performance, vanta una gestione specifica dell’energia, un telaio ribassato di 15 mm, carreggiate allargate, freni anteriori da 380 mm e pinze DS Performance con cerchi specifici da 21″. Queste unità ibride “alla spina” potranno poi avvalersi di una nuova batteria da 14,2 kWh, che aumenterà l’autonomia in solo elettrico fino a 65 km (81 km in ambito urbano). Per chi ancora preferisce il diesel, sarà invece disponibile l’1.5 BlueHDi da 130 cavalli. Per inaugurare il lancio della nuova DS7, il marchio transalpino ha anche elaborato una nuova edizione limitata, la E-Tense 4×4 360 La Première, con lama paraurti anteriore Gloss black, monogrammi neri e badge specifici che richiamano lo stile della finitura lucida delle DS Wings, della calandra e delle barre sul tetto.
DS 7 Esprit de Voyage
Come fatto per la DS 4, il marchio transalpino dota anche la DS 7 di un inedito allestimento chiamato Esprit de Voyage. Questa nuova versione è sviluppata sulla base dell’allestimento Rivoli, attualmente all’apice della gamma, di cui cambiano colori e rivestimenti. Esprit de Voyage si distingue per la griglia nera lucida, i cerchi in lega da 19″ Oyama con inserti Shiny Black e la pelle Pebble Grey degli interni. Tra le dotazioni aggiuntive, invece, troviamo i sedili anteriori riscaldabili con funzione massaggio, sedili posteriori con regolazione elettrica dello schienale, vetri stratificati e portellone ad azionamento elettrico con Easy Access. La nuova variante può essere abbinata a tutte le motorizzazioni presenti a listino diesel o plug-in, esclusa la più potente E-Tense 360 4×4, con prezzi che partono dai 49.750 €.
DS 7: dimensioni
Le dimensioni della DS 7 sono quelle tipiche di un SUV di fascia media. La lunghezza misura poco meno di 4 metri e 60 centimetri, mentre la larghezza sfiora i 2 metri fermandosi a 190 cm. Il passo di 2.738 mm garantisce un’ottima abitabilità interna anche nella zona occupata dai passeggeri posteriori.
Dimensioni
Lunghezza
4.595 mm
Larghezza
1.900 mm
Altezza
1.620 mm
Passo
2.738 mm
DS7: esterni
Il look della DS 7 è immediatamente riconoscibile. Il frontale è imponente e presenta una grande griglia esagonale a nido d’ape incastonata in una cornice ad effetto alluminio, mentre la fanaleria a LED di forma rettangolare dona un carattere elitario alla vettura. Altra particolarità è poi data dai sottili fari diurni a LED posizionati ai lati del paraurti, in un alloggiamento dedicato, che abbracciano idealmente i fendinebbia.
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La fiancata è molto elaborata, specie nella zona dei passaruota ben marcati e sovrastati da una nervatura che delimita in modo netto la parte dedicata ai finestrini da quella riservata alla lamiera creando anche un gradevole effetto di pieni e vuoti che movimenta le linee. Molto ricercato anche il look del posteriore. I fari a sviluppo orizzontale hanno dimensioni importanti e sono posizionati all’interno del portellone e racchiusi in una cornice cromata che percorre in tutta la lunghezza proprio questo elemento.
DS 7: interni
Gli interni della DS 7 pongono il SUV francese nella fascia alta del segmento grazie alla grande attenzione dedicata a materiali e finiture. La plancia presenta plastiche morbide, tessuti e pelli di elevata qualità ed elementi a contrasto che donano un tocco di eccentricità.
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Immancabile la presenza del monitor dell’infotainment posizionato al centro della plancia e facilmente consultabile mentre si è alla guida. Decisamente abbondante il bagagliaio la cui capienza misura 555 litri con il divanetto posteriore in posizione. Infine, fra gli Adas di serie troviamo Cruise Control, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e il Traffic Sign recognition.
DS 7: motori
La gamma motori prevista nel listino della DS 7 è ampia e presenta la possibilità di scegliere tra motori diesel ed ibridi abbinati tutti ad un cambio automatico a 8 rapporti. Tra i propulsori a gasolio è presente il BlueHDi 130, un 4 cilindri da 1,5 litri 130 CV.
Tre, invece, le ibride plug-in. La prima è la variante E-Tense, dalla potenza complessiva di 225 CV. La seconda è rappresentata dalla E-Tense 4×4, equipaggiata con un 1.6 turbo benzina da 200 CV abbinato ad un’unità elettrica da 110 CV e trazione integrale, per un totale di 300 CV. Al top della gamma troviamo, infine, la E-Tense 4X4 equipaggiata con la stessa unità benzina da 200 CV abbinata ad una componente elettrica da 160 CV, per 360 CV di potenza cumulata in modalità ibrida.
DS 7 : consumi
Nonostante le dimensioni importanti e un peso che si aggira intorno ai 1.500 kg, la DS 7 promette dei consumi decisamente interessanti. La motorizzazione a gasolio Blue HDi 130 consuma 5,7 l/100 km. Passando alle ibride plug-in, la versione E-Tense da 225 CV promette un consumo di carburante di 1,7 l/100 km, mentre la variante 4X4 da 300 CV consuma leggermente meno, ovvero 1,6 l/100km, e il modello da 360 CV presenta consumi pari a 1,8 l/100km. Per quanto riguarda queste varianti “alla spina”, è importante menzionare anche l’autonomia dichiarata in modalità esclusivamente elettrica, pari rispettivamente a 65, 63 e 57 km.
DS 7: prova su strada
Ci siamo messi al volante della variante plug- in della rinnovata DS 7, che va a posizionarsi a metà dell’offerta ibrida del modello. Con il restyling, infatti, ora il top di gamma è rappresentato dalla plug-in da ben 360 CV. Tornando al modello oggetto della nostra prova, è alimentato da un propulsore benzina turbo a quattro cilindri con una cilindrata di 1,6 litri, accreditato di una potenza massima di 200 CV. Questo lavora in accordo con due motori elettrici (a garanzia della presenza della trazione integrale), montati uno sull’asse anteriore e uno su quello posteriore, entrambi capaci di sviluppare una potenza massima di 110 CV ciascuno. Ad alimentare le due unità elettriche provvede invece una batteria agli ioni di litio con una capacità di 14,2 kWh. La potenza di sistema raggiunge così i 300 CV per 520 Nm di coppia.
Numeri che si traducono in una spinta sempre pronta fin dai bassi regimi, dove i due motori elettrici sono in grado di esprimersi al meglio, andando a sopperire il ritardo di risposta congenito nei motori turbo. Ottimo poi il livello di insonorizzazione: la voce del 1.6, quando in funzione, è sempre molto contenuta, come lo sono i fruscii aerodinamici e il rumore di rotolamento degli pneumatici. Il tutto per restituire un’esperienza di guida quanto più premium possibile. Elemento al quale contribuisce anche l’assetto che conta su una taratura molto votata al comfort, in grado di filtrare efficacemente anche le asperità più marcate. Nel corso del nostro test siamo riusciti a percorrere circa 50 km con un “pieno di energia”, mentre a batteria scarica il consumo di benzina si è attestato intorno ai 7 l/100 km. Un buon risultato se si considerano le dimensioni della vettura e, soprattutto, la possibilità di poter contare sulla presenza delle quattro ruote motrici.
DS 7: allestimenti
La DS 7 viene offerta a listino in cinque allestimenti differenti:
Business: rappresenta la versione di accesso alla gamma.
Rivoli: aggiunge molti sistemi di assistenza alla guida.
Esprit de Voyage: allestimento più ricco e colori caratteristici.
Opera: rende gli interni ancora più confortevoli e tecnologici.
Performance Line: più votata alla sportività.
Performance Line+: il top di gamma si distingue per la dotazione da vera vettura premium.
Business: l’allestimento entry level offre un ricco equipaggiamento di serie che comprende, Lane departure warning, Driver attention warning, Active Safety Brake fino a 140 Km/h, Blind spot detection, Driver attention alert, Cruise Control, DS Active Scan Suspension (solo su E-TENSE 300 e 360) Parabrezza oscurato e acustico, Sensori di parcheggio anteriori e posteriori, Traffic Sign recognition, Climatizzatore automatico bizona con aeratori posteriori, 1 Presa 12V in fila 1 e Presa 12V nel bagagliaio, Cerchi in lega 18’’ Vienna (ICE) e 19’’ Edinburgh (PHEV), DS Wings cromate, Fari ecoLED anteriori con Fari posteriori 3D LED, Volante in pelle multifunzione, Sedili in Tessuto Perruzi, Plancia e decori interni in Tessuto, DS IRIS Touchscreen12’’ e riconoscimento vocale, DS Navigation con servizi connessi e aggiornamenti OTA Digital Cockpit 12’’, Radio DAB+ con 1 presa USB-C anteriore e Bluetooth, Apple CarPlay e AndoridAuto wireless.
Rivoli: aggiunge rispetto a Business Telecamera di retromarcia, Sedili in Pelle Art Basalt, Orologio B.R.M R180, Tappetini anteriori e posteriori con battitacco in alluminio, DS Pixel LED Vision, Sedili anteriori regolabili elettricamente, Plancia e decori interni in Pelle, Barre al tetto in alluminio, Cerchi 19’’ Edinburgh, Bracciolo posteriore, Vetri posteriori oscurati.
Esprit de Voyage: a quanto previsto da Rivoli aggiunge Cerchi in lega da 19″ Oyama con inserti Shiny Black, Sedili anteriori elettrici, riscaldabili e ventilati con funzione massaggio, Sedili posteriori con regolazione elettrica dello schienale, Portellone ad azionamento elettrico con Easy Access, Vetri stratificati S004, Tetto nero, Caps specchietti retrovisori con trama laser Esprit de Voyage, Interni in pelle Pebble Grey con badge, Badge decorativi, Black Pack Shiny Black, Barre al tetto Shiny Black, Shadow Line esterna ai finestrini, Lounge Lights.
Opera: aggiunge a Rivoli Interni in pelle Nappa, Plancia e tunnel in pelle Nappa, Sedili anteriori ventilati con funzione massaggio, Filtro Antipolline e anti allergico, Schienale sedili post regolabile elettricamente, Vetri acustici stratificati, Easy Access portellone posteriore, DS Connected Pilot, Wireless Charging, Climatizzatore automatico bizona esteso, Tetto Panoramico aprile, DS Active Scan Suspension, Pedaliera in Alluminio.
Performance Line: aggiunge rispetto a Business Sedili in Alcantara® PERFORMANCE Line, Plancia e decori interni in Alcantara® PERFORMANCE Line, Volante multifunzione in pelle perforata PERFORMANCE Line, Tappetini anteriori e posteriori PERFORMANCE Line, Cerchi in lega 19’’ Silverstone, Black Pack: DS Wings, Cornici finestrini, Loghi DS, Pedaliera in alluminio, Vetri posteriori oscurati, Supporto lombare elettrico, Regolazione manuale altezza sedile passeggero, Passaggio per gli sci, Bracciolo posteriore.
Performance Line+: la versione top di gamma include Telecamera di retromarcia, Sedili anteriori elettrici, Barre al tetto nere, DS Pixel LED Vision.
DS 7: perché comprarla
Qualità: di livello l’attenzione alla scelta dei materiali.
Contenuti: molti degli accessori presenti a bordo ne fanno una perfetta rappresentante della fascia premium del mercato.
Prezzi: a fronte della qualità e dei contenuti che offre, i prezzi della DS 7 non sono elevati.
DS 7: prezzo
Di seguito ecco indicato il listino prezzi della DS 7 aggiornato a marzo 2023:
La Alpine A110 è il modello che ha segnato il grande ritorno del mitico brand francese, quasi mezzo secolo dopo il lancio della A110 di inizio anni Settanta. Un modello strategico dunque, che apre la strada ad una serie di nuovi modelli firmati Alpine, tutti caratterizzati da una forte connotazione sportiva. La A110 è una vera e propria supercar in miniatura, che punta sul peso contenuto, su un motore potente e un’ottima dinamica di guida, per tornare a far battere il cuore di tutti gli appassionati, proprio come fece la sua progenitrice.
Cogliendo l’occasione del GP di Formula 1 di Miami, Alpine ha deciso di ampliare l’offerta di pacchetti a listino per la sua A110. È il momento, infatti, del kit South Beach Colorway, che celebra i 63 anni trascorsi dall’ultimo GP di Sebring, Florida, tingendo la supercar degli stessi colori di Miami. Il pacchetto entrerà in commercio nel corso dell’estate e includerà due nuove tinte, Bleu Azur e Rose Bruyère, che si ispirano alle luci al neon di Ocean Drive e agli edifici in stile Art Déco della città. I cerchi in lega da 18″ Sèrac bianchi, si abbinano alle tinte esterne eai tappetini “South Beach” nell’abitacolo, con cuciture grigie su plancia e sedili. Le prenotazioni sono già aperte: basterà accedere all’App Alpine.
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Alpine A110 GT J.Rédélé
Inoltre, per celebrare il secolo trascorso dalla nascita del fondatore del marchio, Jean Rédélé, Alpine ha deciso di lanciare un’edizione limitata in 100 esemplari, la A110 GT J.Rédélé. Il modello monta lo stesso propulsore dell’allestimento GT, l’1.8 litri 4 cilindri sovralimentato da 300 CV e 340 Nm, che le permette di sfrecciare a 250 km/h e di scattare da 0 a 100 km/h in soli 4,2 secondi. Tuttavia, si distingue dal resto della gamma per diversi elementi: gli esclusivi esterni bicolore Montebello Grey con tetto a contrasto in nero lucido, i cerchi in lega da 18″ con disegno caratteristico e finitura nera, le pinze dei freni grigie. Stessa palette di colori anche negli interni, con plancia e sedili in pelle nera e cuciture grigie. L’Alpine A110 GT J.Rédélé è disponibile a partire da 83.000 €.
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Alpine A110 Tour de Corse 75
L’ulteriore novità è rappresentata dall’ennesimo allestimento speciale di Alpine A110: il suo nome è Tour de Corse 75. Si ispira al celebre rally di Corsica, rappresentando un tributo della Casa all’originale A110 che partecipò nel 1975 alla gara francese. Il numero di esemplari è limitato a 150 e i prezzi partono da 80.000 euro. Alpine A110 Tour de Corse 75 sfoggia la livrea gialla e le grafiche bianche e nere in classico stile racing che risaltano sul cofano e sulle fiancate. Il numero 7 stampato sul posteriore è un ulteriore tributo agli anni d’oro dell’originale A110. La dotazione esterna è poi completata dai cerchi in lega da 18” bianchi Grand Prix con pinze freno Brembo di colore arancione.
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Aprendo le portiere di questa edizione speciale scopriamo sedili dedicati marchiati Sabelt e la placchetta metallica che riporta il numero unico dell’esemplare. Lato infotainment, Alpine dota la sua A110 Tour de Corse 75 del più recente fra gli impianti multimediali a disposizione, con connettività Android Auto e Apple CarPlay. Come tutte le ultime versioni speciali di Alpine A110, anche la Tour de Corse 75 ospita sotto il cofano il più performante fra i motori disponibili a listino. Si tratta di un 1.8 litri turbo da 300 CV e 340 Nm di coppia tutti scaricati sulle sole ruote posteriori abbinato alla trasmissione automatica a doppia frizione a 7 rapporti. In questo modo, può scattare da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi e può spingersi fino a 260 km/h.
Alpine A110 E-Ternité
Che la prossima generazione della Alpine A110 sarà elettrica è ormai ben noto a tutti. I tecnici francesi hanno così deciso di offrire una sorta di anticipazione di quella che sarà la prossima A110 elettrica presentando la E-Ternité. Per la verità si tratta di una concept car, al momento. A spingerla provvede il medesimo powertrain della Renault Megane E-Tech, costituito da una batteria da 60 kWh che qui è stato diviso in due parti, una posizionata all’avantreno e una nella parte posteriore per ottimizzare la ripartizione dei pesi.
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L’energia stipata nella batteria da potenza a un motore elettrico posteriore da 242 CV per 300 Nm di coppia sufficienti a spingere la vettura da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi. Inedite sono anche alcune componenti della carrozzeria realizzate in Flax, un nuovo materiale composito ma con un impatto ambientale molto contenuto. A livello estetico, infine, la prima Alpine elettrica si caratterizza per il tetto apribile e per il nuovo sistema di infotainment con tablet asportabile.
Alpine A110 R
L’offerta di edizioni speciali della Alpine A110 si amplia con A110 R, che rappresenta la variante più leggera e track oriented della due posti francese. Il peculiare canto del cigno di Alpine A110 vanta infatti un peso di soli 1.082 kg, perdendo altri 34 kg rispetto alla A110 S, grazie all’ampio uso della fibra di carbonio. La progettazione di Alpine A110 R ha impiegato la galleria del vento dedicata alla Formula1, in particolare per quanto riguarda l’alettone dotato di supporti a collo di cigno e i cerchi con design specifico. Anche il fondo piatto e il diffusore sono stati riadattati. La deportanza alla massima velocità aumenta di ben 29 kg rispetto a quanto dichiarato per la A110 S con Kit Aero. Sono proprio le soluzioni ingegneristiche a caratterizzare questa ennesima versione speciale. Davanti, grazie alle prese d’aria riviste, la R riesce ad incrementare la downforce nella stessa zona di ben 14 kg.
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Per avere un’idea dell’efficienza ingegneristica di Alpine A110 R basti pensare che il rapporto peso/potenza è di soli 3,6 kg/CV. Il risparmio sulla massa totale ha le sue conseguenze sulle prestazioni. Infatti, A110 R può scattare da 0 a 100 km/h in soli 3,9 secondi, con il launch control, ovvero in un tempo minore rispetto agli oltre 4 secondi della GT dotata dello stesso quattro cilindri da 300 CV. Il nuovo assetto include un’altezza dal suolo ridotta di 10 mm rispetto all’A110 S, nonché delle barre antirollio più rigide del 10% all’anteriore e del 25% al posteriore. Anche le molle delle sospensioni sono state rese più rigide del 10%. I freni Brembo sono composti da dischi bi-materiale, di 320 mm su entrambi gli assi. Ultima chiccha compresa nella dotazione di serie di A100 R è l’“Alpine Telemetrics”, il sistema di telemetria per monitorare la pressione del turbo, la temperatura della trasmissione, l’angolo di sterzata e la potenza in uso del propulsore.
Alpine A110 San Remo 73 Edition
L’ultima serie limitata presentata per la Alpine A110 si chiama San Remo 73 Edition, pensata per celebrare la A110 che vinse il Mondiale Rally di 50 anni fa. Le tinte degli esterni riprendono quelle della vettura originale, con vernici azzurre e bianche che contrastano con elementi neri come il tetto. L’abitacolo, invece, sfoggia rivestimenti in antracite con sedili Sabelt ricamati con trame dedicate.
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Per quanto riguarda i motori, la Alpine A110 San Remo 73 Edition si basa sull’allestimento S con propulsore turbobenzina 1.8 litri da 300 CV, con cambio automatico a doppia frizione di serie. Le dotazioni, poi, sono da top di gamma e includono l’impianto audio Focal, i freni Brembo, telemetria integrata, retrocamera e sensori di parcheggio. L’edizione speciale verrà prodotta in 200 esemplari, con prezzi che partono da 89.000€.
Alpine A110: dimensioni
La Alpine A110 è il modello che ha segnato il grande ritorno del mitico brand francese, quasi mezzo secolo dopo il lancio della mitica A110 di inizio anni Settanta. Un modello strategico dunque, che apre la strada ad una serie di nuovi modelli firmati Alpine, tutti caratterizzati da una forte connotazione sportiva. La A110 è una vera e propria supercar in miniatura, che punta sul peso contenuto, su un motore potente e un’ottima dinamica di guida, per tornare a far battereil cuore di tutti gli appassionati, proprio come fece la sua progenitrice.
Dimensioni
Lunghezza
4.180 mm
Larghezza
1.798 mm
Altezza
1.248 mm
Passo
2.419 mm
Alpine A110: esterni
Basta una veloce occhiata per rendersi conto del grande lavoro svolto dai designer francesi per richiamare lo stile della Alpine A110 degli anni Settanta. Nel frontale i protagonisti sono i quattro gruppi ottici caratterizzati dall’inconfondibile firma luminosa a Led di forma circolare, mentre sul cofano la decisa nervatura centrale rimanda senza dubbio alcuno alla prima Alpine. Pulita la fiancata: nonostante il posizionamento centrale del propulsore, infatti, le linee delle fiancate non vengono interrotte da alcuna presa d’aria. Per raffreddare il propulsore posizionato dietro l’abitacolo, infatti, i tecnici Alpine hanno ricavato due piccole aperture immediatamente dietro i vetri laterali.
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Sempre di ispirazione retro anche il posteriore, in cui i gruppi ottici a Led si sviluppano in orizzontale, mentre nella parte bassa del paraurti spicca la presenza di un estrattore di scarico in grado di aumentare il carico aerodinamico della vettura. Questo è diviso in due segmenti, separati l’uno dall’altro dal grande scarico centrale, che da voce al 1.8 turbo. Degno di nota, infine, il Kit Aero dedicato ad A110S, con un alettone posteriore in carbonio che migliora il carico aerodinamico, una lama anteriore sempre in carbonio e il fondo piatto.
Alpine A110: interni
Di chiara ispirazione sportiva l’abitacolo. I sedili a guscio sono molto profilati e offrono un ottimo contenimento del corpo in curva, pur non risultando eccessivamente scomodi nemmeno nelle trasferte più lunghe. Certo, per godere delle prestazioni di cui è capace la Alpine A110 bisogna pur scendere a qualche compromesso. All’interno dell’abitacolo, infatti, mancano quasi del tutto i vani portaoggetti. Per riporre telefono e portafogli, infatti, c’è soltanto una piccola sacca montata tra i sedili, sulla paratia che divide l’abitacolo dal vano motore. Per essere precisi, è presente un piccolo vano anche sotto il tunnel centrale, ma questo risulta difficilmente raggiungibile a causa dei profili pronunciati dei sedili.
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Per il resto la qualità percepita a bordo è piuttosto buona. Pelle e Alcantara si alternano un po’ in tutto l’ambiente interno. Bello il quadro strumenti digitale dalla grafica personalizzabile, mentre il sistema di infotainment non è dei più veloci disponibili sul mercato, ma del resto. La Alpine è un’auto tutta da guidare e poco importa delle varie chincaglie tecnologiche. Sono però presenti tre modalità di guida Normal, Sport e Track. Non manca la funzione launch control, che prima di rilasciare il freno e partire fa girare il propulsore a tre cilindri, donando alla due posti francese una sonorità ancora più racing. La parentela con il marchio Renault traspare invece da qualche comando come quello per la gestione della radio o del climatizzatore, comune ad alcuni modelli della Losanga.
Alpine A110: motori
La Alpine A110 viene proposta in abbinamento ad una solo propulsore. Si tratta di un 1.8 turbo a quattro cilindri, montato in posizione centrale, disponibile in due varianti di potenza. La A110 “base” sviluppa 252 CV per 320 Nm di coppia. Numeri sufficienti a far scattare la sportiva francese da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi e di portarla fino a 250 km/h. Per i più sportivi ci sono la versione GT, S e R, che portano la potenza fino a 300CV, facendo scendere il tempo necessario per raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo rispettivamente a 4,2, 4 e 3,9 secondi. La S con il Kit Aero arriva poi a una velocità massima di 275 km/h, che salgono a 285 km/h sull’allestimento R. In tutti i casi la trazione è posteriore e l’unica trasmissione disponibile è l’automatico a doppia frizione e sette rapporti.
Alpine A110: consumi
Nonostante si tratti di una sportiva pensata per correre passando velocemente da una curva all’altra, i consumi della Alpine si attestano su medie da utilitaria. Il dato dichiarato a proposito di A110 dalla casa parla di 6,7- 7,0 l/100 km nel ciclo misto. Nel corso del nostro test al volante con la versione S pre-restyling, pur sfruttando al massimo il potenziale prestazionale della Alpine A110, non siamo mai andati oltre i 12 l/100 km, registrando medie di circa 8 l/100 km viaggiando in maniera più tranquilla.
Alpine A110: prova su strada
La Alpine A110S si distingue dalla sorella A110 non soltanto per la potenza extra del propulsore, ama anche e soprattutto per la diversa taratura dell’assetto. La S punta su una dinamica di guida maggiormente orientata alla sportività rispetto alla sorella meno potente e bastano poche curve per rendersene conto. L’avantreno è preciso come una lama, basta il minimo intervento sul volante per sentire il muso puntare con decisione verso l’interno della curva, mentre il posteriore segue in maniera fedele la traiettoria impostata forte di un bilanciamento dei pesi perfetto, che permette al retrotreno di essere sempre saldamente incollato all’asfalto. Anche esagerando con il gas, infatti, il sovrasterzo si presenta soltanto in maniera molto progressiva e sempre facilmente controllabile. Ottima, poi, anche la frenata. Complice soprattutto il peso contenuto della vettura, l’impianto sembra non risentire mai dell’affaticamento, nemmeno dopo molti chilometri di utilizzo intenso.
Il propulsore, dal canto tuo, contribuisce in modo importante alle performance della Alpine A110S. I 292 CV si sentono tutti e subito, nonostante la curva di coppia sia stata disegnata privilegiando molto l’allungo più che l’esplosione di potenza nella zona bassa del contagiri tipica dei motori turbo. Il 1.8 spinge con forza già da 2.000 giri, ma è una volta superati i 4.000 che sfoggia una verve degna di nota, che lancia la due posti in avanti con una progressione notevole, fino alla soglia della zona rossa. Perfettamente riuscita l’accoppiata con il cambio. Il doppia frizione è preciso e veloce anche quando lasciato in modalità automatica, si chiede improvvisamente il massimo della potenza al propulsore. Bella poi l’intonazione che i tecnici Alpine sono riusciti a dare alla A110S, che riempie l’abitacolo invogliando a dare sempre maggiore gas.
Alpine A110: allestimenti
L’Alpine A110 viene proposta in abbinamento a quattro differenti allestimenti.
A110: rappresenta l’allestimento di accesso alla gamma, ma può già contare su una ricca dotazione.
GT: rappresenta la sintesi fra comfort e prestazioni.
S: pensata per chi cerca il massimo delle prestazioni.
R: top di gamma, con dotazioni premium e un assetto track oriented.
A110: include di serie Telaio “Alpine” e sospensioni anteriori e posteriori a doppio triangolo, Impianto frenante Brembo con diametro di 296 mm all’anteriore e al posteriore e pinze color nero antracite, Cerchi da 17” a 10 razze, Pneumatici Michelin Pilot Sport 4 da 205/45 R17 per l’assale anteriore e da 235/45 R17 per l’assale posteriore, Sedili sportivi Sebelt regolabili a 2 vie con rivestimento misto pelle-microfibra nero con cuciture grigie a contrasto.
GT: include di serieTelaio “Alpine” e sospensioni anteriori e posteriori a doppio triangolo, Sistema di scarico sportivo attivo, Impianto frenante ad alte prestazioni Brembo, dischi con diametro di 320 mm all’anteriore e al posteriore con pinze color blu, Cerchi da 18” “Légende” neri diamantati,M Pneumatici Michelin Pilot Sport 4 da 205/40 R18 per l’assale anteriore e da 235/40 R18 per l’assale posteriore, Sedili Sebelt Comfort regolabili a 6 vie in pelle nera o marrone con impunture Blu Alpine a contrasto.
S: include di serie Telaio Sport con molle e barre antirollio ricalibrate, geometria dei treni specifica, molle elicoidali più rigide del 50%, ammortizzatori settati di conseguenza, barre antirollio vuote per ridurre il peso al minimo e più stabili del 100%, altezza libera dal suolo ridotta di 4 mm, finecorsa idraulici dello sterzo calibrati per un controllo ottimale della carrozzeria, Peso a vuoto in ordine di marcia di 1.102-1.140 kg, Sistema di scarico sportivo attivo, Impianto frenante ad alte prestazioni Brembo®, dischi bi-material con diametro da 320 mm all’anteriore e al posteriore, con pinze arancio, Cerchi da 18” “GT Race” nero brillante, Pneumatici Michelin Pilot Sport 4 da 215/40 R18 per l’assale anteriore e da 245/40 R18 per l’assale posteriore, Sedili sportivi Sabelt regolabili a 2 vie, con architettura a vista e rivestimento misto pelle-microfibra nero con cuciture arancioni a contrasto.
R: include di serie elementi in carbonio (lama anteriore, cofano, bandelle laterali, lunotto posteriore, cerchi specifici) per ridurre il peso, peso a vuoto 1.082 kg, assetto ribassato esclusivo (10 mm più bassa di una A110 S) e regolabile di ulteriori 10 mm in pista, cerchi in carbonio, pneumatici Michelin PS Cup 2, Sedili Sabelt Track, rivestimenti in microfibra, launch control, barre antirollio più rigide del 10% all’anteriore e del 25% al posteriore rispetto ad A110 S, molle delle sospensioni più rigide del 10%, freni Brembo con dischi bi-materiale, di 320 mm su entrambi gli assi, Alpine Telemetrics: sistema di telemetria per monitorare la pressione del turbo, la temperatura della trasmissione, l’angolo di sterzata e la potenza in uso del propulsore.
Alpine A110
Design: lo stile retro e le linee da supercar rendono inconfondibile il design della Alpine A110
Prestazioni: la spinta del 1.8 turbo unita ad un’ottima messa a punto dell’assetto, regala prestazioni da sportiva di razza.
Valore residuo: l’esclusività del progetto porterà sicuramente a crescere le quotazioni del modello in futuro.
Alpine A110: prezzi
Di seguito ecco il listino prezzi della Alpine A110 aggiornato a marzo 2023:
Dopo DS 7 e DS 3 il brand di lusso francese entra nell’affollato segmento C con un modello dalle dimensioni compatte, pensato per combattere ad armi pari con i marchi simbolo del mercato premium. Per farlo ha messo a punto la nuova DS 4, un SUV-coupé che esprime al massimo il concetto di lusso alla francese tipico del marchio, sapientemente unito a tanta tecnologia.
L’offerta DS 4 si amplia con l’arrivo di un nuovo allestimento, chiamato Esprit de Voyage. L’inedita versione è sviluppata sulla base dell’allestimento Rivoli, attualmente all’apice della gamma: gli equipaggiamenti sono praticamente gli stessi, ma cambiano colori e rivestimenti. Esprit de Voyage si caratterizza, dunque, per la griglia nera lucida, i cerchi da 19″ color antracite e la pelle Pebble Grey degli interni. Ma qualche aggiunta comunque è presente: il nuovo allestimento conta su sedili anteriori riscaldabili con funzione massaggio e portellone ad azionamento elettrico. La nuova variante può essere abbinata a tutte le motorizzazioni presenti a listino, benzina, diesel o plug-in, con prezzi che partono da 43.000 €.
Sviluppata sulla piattaforma modulare Emp2, la nuova DS 4 ha le dimensioni perfette per combattere nel segmento C. Lunga 4,4 metri, larga 186 cm e alta 149 cm, assicura spazio in abbondanza non solo a cinque passeggeri, ma anche ai bagagli grazie ad un vano di carico dalla capacità minima di 430 litri.
Dimensioni
Lunghezza
4.400 mm
Larghezza
1.866 mm
Altezza
1.490 mm
Passo
2.675 mm
DS 4: esterni
Lo stile degli esterni evolve il linguaggio stilistico dei primi due modelli marchiati DS. Il frontale e dominato dalla grande calandra, con al centro lo stemma cromato del marchio, contornata dai gruppi ottici a Led che si sviluppano fino alla parte bassa del paraurti, in un disegno tagliente e aggressivo. I passaruota sono ben evidenziati e donano alla vettura un aspetto muscoloso. I cerchi in lega di serie sono da 17 pollici Atene,
La fiancata si distingue per una particolare nervatura, che attraversa le porte laterali scendendo bruscamente all’inizio per poi risalire gradualmente verso il retro. Anche il posteriore è ben riuscito, con paraurti Glossy Black e un inserto orizzontale che attraversa il portellone e sfuma nei gruppi ottici verso le estremità. Chiude il disegno il piccolo spoiler posto sopra al lunotto.
DS 4: interni
Gli interni, nel pieno stile DS, sono caratterizzati dall’utilizzo di materiali ricercati come pelle, Alcantara, legno e fibra di carbonio. Il tutto per aumentare quanto più possibile il livello di qualità percepita. A bordo della DS 4 si trovano anche molti sistemi tecnologici di ultima generazione: per esempio il nuovo sistema di infotainment DS Iris System, che oltre ad essere controllabile attraverso i comandi vocali e gestuali, può anche essere gestito attraverso il display dedicato DS Smart Touch da 10 pollici posizionato sul tunnel centrale. Anche la strumentazione digitale ha uno schermo dedicato, stavolta di 5,6 pollici. La connettività è assicurata tramite Apple CarPlay e AndoridAuto Wireless,
Inedito anche l’head-up display, che sulla DS 4 è in grado di proiettare le informazioni su una superficie di ben 21 pollici in realtà aumentata. Il pacchetto DS Drive Assist 2.0, inoltre, assicura la presenza a bordo di un ecosistema di dispositivi di assistenza alla guida che assicurano la guida autonoma di livello 2 e in ogni caso sono moltissimi gli ADAS di serie, come il sistema di frenata di emergenza fino a 130 km/h, il Driver Attention Assist, il Lane keeping assist e il Traffic Sign Recognition.
DS 4: motori
L’utilizzo di una piattaforma modulare ha permesso ai tecnici francesi di proporre la nuova DS 4 in abbinamento a tre diversi tipi di alimentazione. Si parte dal benzina, ovvero il PureTech 130 da 1.2 litri e 130 CV. Per chi predilige il diesel l’unica possibilità è l’1.5 litri BlueHDi da 130 CV. Queste motorizzazioni sono tutte proposte unicamente in abbinamento al cambio automatico a otto rapporti. Non manca una scelta elettrificata, rappresentata dalla variante plug-in, che all’1.6 PureTech 180 unisce un motore elettrico da 110 CV, per una potenza massima di 225 CV.
DS 4: consumi
I benzina registrano i consumi più alti, pur rimanendo comunque molto contenuti: su ciclo combinato WLTP il PureTech 130 dichiara 5,9-6,1 litri ogni 100 km. Il diesel BlueHDi da 130 CV è più parsimonioso, bruciando 3,8 litri di gasolio ogni 100 km. I dati sui consumi crollano invece per la motorizzazione ibrida plug-in: sono necessari 1,3-1,4 litri di carburante per percorrere 100 km ed è possibile percorrere fino a 55 km in modalità solo elettrica.
DS 4: allestimenti
Oltre al modello base, a listino sono disponibili tre linee di allestimento, con due opzioni per ciascuna, più l’allestimento speciale per la prima edizione:
Bastille Business: allestimento di accesso alla gamma, con un’ottima dotazione di serie.
Anima Elegante: cinque allestimenti disponibili, Trocadero e Rivoli, Opera, Cross Opera ed Esprit de Voyage, per il massimo del lusso e della comodità.
Anima Sportiva: due allestimenti disponibili, Performance Line e Performance Line+, che si distinguono per l’equipaggiamento sportiveggiante, come la pedaliera in alluminio.
Anima Avventura: alla classe aggiunge un tocco da fuoristrada, con due allestimenti dedicati, Cross Trocadero e Cross Rivoli.
Bastille Business: la dotazione di serie include 6 Airbags, ABS, Emergency Brake, ESP e REF, Driver Attention Assist, Frenata d’emergenza automatica, Hill Assist, Lane keeping assist, Traffic Sign Recognition, Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, Cruise Control, DS Active Scan Suspension (solo su E-TENSE 225) Limitatore di velocità, Freno di stazionamento elettronico, Kit di riparazione pneumatici, Parabrezza oscurato e acustico, Rilevatore bassa pressione pneumatici, Sensori di parcheggio posteriori, Sensori luci e pioggia, DS E-Toggle, Retrovisore interno elettrocromatico, Sensori di parcheggio anteriori, Telecamera di retromarcia, Sedili Comfort in tessuto tungsten e TEP effetto vinile Basalt Regolazione lombare manuale (sedile conducente), Modanature interne in alluminio guilloché, Rear armrest, Comfort Access (Entry & Access), Cerchi in lega 19″ Firenze, Chrome line esterna ai finestrini, Calandra Glossy Black, DS Navigation, DS IRIS e DS Smart Touch, Servizi connessi, Extended Head-up Display, DS Air: Climatizzatore automatico bizona con aeratori invisibili Bracciolo anteriore, Retrovisori esterni richiudibili elettricamente, Volante in pelle multifunzione con paddles, Cerchi in lega 17’’ Atene, DS Wings cromate, scarichi cromati paraurti posteriore Glossy Black, Fari ecoLED anteriori e fari posteriori 3D LED, Paraurti posteriore Glossy Black, Maniglie esterne cromate a scomparsa, Sedili posteriori frazionabili 2/3 – 1/3, Attacchi ISOFIX (sedile passeggero+ 2 sedili posteriori), Sedili in tessuto Peruzzi e plancia in tessuto Peruzzi, Polyambient lights, Tunnel centrale chiuso, Digital Cockpit 5,6’’, Touchscreen 10’’, Radio DAB+, Apple CarPlay e AndoridAuto Wireless, 2 prese USB anteriori + 2 USB posteriori.
Anima Elegante
Trocadero: aggiunge a Business Sensori di parcheggio anteriori, Telecamera di retromarcia, Sedili Comfort in tessuto tungsten e TEP effetto vinile Basalt Regolazione lombare manuale (sedile conducente), Modanature interne in alluminio guilloché, Rear armrest, Comfort Access (Entry & Access), Cerchi in lega 19″ Firenze, Chrome line esterna ai finestrini, Calandra Glossy Black, DS Navigation, DS IRIS e DS Smart Touch, Servizi connessi, Extended Head-up Display.
Rivoli: aggiunge a Trocadero Adaptive Cruise Control con funzione Stop&Go, Lane Positioning Assist, Predictive active blind spot detection, Cerchi in lega 19″ Siviglia, Sedili comfort Basalt in Pelle, Plancia / tunnel in pelle, DS Matrix LED Vision, Vetri posteriori oscurati, Bracciolo posteriore con passaggio per gli sci, DS Clean Cabin.
Opera: aggiunge a Rivoli Interni Nappa Criollo, DS Scan Suspension (Differenza solo nelle versione ICE) Visio 360° + DS Drive Assist (ACC + Pilot Monitoring), Portellone Posteriore elettrico, Keyless Access, Antifurto, Tetto Panoramico, Blind spot detection + DS logo projection, Parabrezza e volante riscaldato, Vetri posteriori acustici e oscurati, Pedaliera in alluminio, Passaggio automatico High Beam – Low Beam Wireless charging,
Cross Opera: aggiunge rispetto a Opera Cerchi 19’’ Sapporo, Inserto sottoscocca alluminio paraurti anteriore, Inserto sottoscocca alluminio paraurti posteriore, Barre al tetto Glossy Black.
Esprit de Voyage: in aggiunta a Rivoli Cerchi in lega da 19″ Cannes in color antracite (opachi), Sedili anteriori elettrici, riscaldabili e ventilati con funzione massaggio, Portellone ad azionamento elettrico, Vetri stratificati e oscurati, Tetto nero, Caps specchietti retrovisori con trama laser Esprit de Voyage, Interni in pelle Pebble Grey con badge, Badge decorativi, Black Pack Shiny Black, Inserto brancardo porte Shiny Black, Shadow Line esterna ai finestrini.
Anima Sportiva
Performance Line: in aggiunta a Business, Sensori di parcheggio anteriore, Telecamera di retromarcia, Sedili comfort Basalt con Alcantara Performance Line Inserto sul volante in Carbonio forgiato, Regolazione lombare manuale (sedile conducente), Modanature interne in alluminio guilloché, Cerchi in lega 19″ Minneapolis, Shadow line esterna ai finestrini, Black Pack Performance Line (DS Wings ant/post), Calandra Glossy Black, Bracciolo posteriore con passaggio per gli sci.
Performance Line+: in aggiunta a Performance Line, DS Navigation, DS IRIS e DS Smart Touch, Servizi connessi, Extended Head-up Display, Adaptive Cruise Control con funzione Stop&Go, Plancia/Tunnel in Alcantara, Comfort Access, DS Matrix LED Vision, Vetri posteriori e lunotto oscurati, Extended Traffic Sign Recognition, Pedaliera in alluminio.
Anima Avventura
Cross Trocadero: all’allestimento Trocadero aggiunge Cerchi in lega 19″ Sapporo, Inserto sottoscocca alluminio paraurti anteriore, Inserto sottoscocca alluminio paraurti posteriore, Barre al tetto Glossy Black.
Cross Rivoli: all’allestimento Rivoli aggiunge Cerchi in lega 19″ Lima, Vetri posteriori e lunotto oscurati.
DS 4: perché comprarla
Equipaggiamento: dotazioni di prima qualità, sia a livello di comfort che di dispositivi tecnologici.
Immagine: le linee nette e aggressive che contraddistinguono la DS 4 le regalano uno stile che non la fa di certo passare inosservata.
Prezzo: la nuova DS 4 può competere con vetture del segmento premium, ma a un prezzo più contenuto.
DS 4: prezzi
Di seguito il listino prezzi della DS 4, aggiornato a marzo 2023:
Tutti i modelli Bentley a listino vengono prodotti nello stabilimento di Crewe, immerso nelle campagne della contea di Cheshire, in Inghilterra. Lo storico marchio inglese, per molti anni “gemello” di Rolls-Royce, oggi fa parte del gruppo Volkswagen. Continental GT, Flying Spur e Bentayga che, da sola, rappresenta quasi il 45% delle vendite totali del brand di lusso inglese, escono dalla storica fabbrica, sempre più lanciata nella transizione verso l’industria sostenibile. Entro pochi anni l’impianto sfornerà soltanto auto di lusso elettriche, ma già oggi si sta trasformando per far conciliare lusso, ricercatezza e artigianalità con processi produttivi a basso impatto ambientale.
Numeri in costante crescita
Il sito occupa una superficie complessiva di 521.000 metri quadri di cui 167.000 adibiti alla produzione; mentre i dipendenti impiegati sono 3.500. Oggi la fabbrica di Crewe produce circa 85 vetture al giorno, tante quante venivano ultimate, fino al 2000, in un mese. A questi risultati si è arrivati grazie a cospicui investimenti: la produzione complessiva di Bentley, che alla fine degli Anni ’90 aveva raggiunto le 39.000 unità totalizzate in 80 anni, è salita a 200.000 nel 2020.
Dagli aerei alle auto
L’impianto di Crewe è nato grazie a Rolls-Royce, che nel 1931 aveva acquisito Bentley. La costruzione del sito risale al 1938 e all’inizio produceva motori e componenti aeronautici, attività principale di Rolls-Royce. La produzione automobilistica passò dall’impianto di Derby a Crewe alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1945, e prese il via con la Bentley MK VI, auto già lanciata nel 1938. È il primo dei modelli gemelli prodotti dai due brand, distinti da nome, marchio e finitura: quello Rolls-Royce si chiamava Wraith.
Con la separazione dei due marchi inglesi, uno passato a BMW e l’altro a l Gruppo Volkswagen alle soglie del nuovo millennio, la fabbrica di Crewe è entrata a far parte dell’imponente rete del gigante di Wolfsburg, anche se fino al 2002 ha continuato a produrre le ultime auto in comune con Rolls-Royce della vecchia produzione. Successivamente Volkswagen lo ha confermato come polo di eccellenza: tutti i modelli, compresi quelli che nascono sulle piattaforme del gruppo tedesco, hanno continuato a essere prodotti interamente in Inghilterra. La sola eccezione è stata la berlina Continental Flying Spur, che nel 2005 e 2006 è stata assemblata anche nella “fabbrica di vetro” di Dresda, in attesa del potenziamento delle linee produttive di Crewe.
Obiettivo emissioni zero
Gli investimenti nella fabbrica sono partiti nel 2002 con 500 milioni di euro destinati al potenziamento della capacità produttiva, oggi quintuplicata rispetto al passato, e al graduale processo di riduzione dell’impatto ambientale con l’obiettivo di arrivare ad azzerare le emissioni di CO2 entro il 2030, quando tutta la produzione Bentley sarà interamente elettrica. Nell’ottobre del 2019 la struttura e la sede di Crewe hanno ottenuto la certificazione PAS 2060 da Carbon Trust, dopo il completamento del passaggio alla fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili a cui è stata aggiunta quella prodotta “in loco” tramite i pannelli solari.
A inizio 2019 il marchio inglese ha installato coperture a pannelli fotovoltaici su circa 1.400 posti auto dai quali ricava 2,7 MW l’anno a cui vanno sommati oltre 20.800 moduli solari sul tetto dei vari fabbricati per altri 7,7 MW, sufficienti, stando alle stime degli esperti, ad assicurare il fabbisogno energetico di più di 1.700 famiglie. Per quanto riguarda le emissioni, Bentley ha completato l’acquisizione di crediti ottenuti con il processo di interscambio Gold Standard, che permette di compensare le emissioni reali inevitabilmente prodotte dai processi costruttivi dell’impianto acquistando “quote di aria pulita”.
Due nuovi centri per la mobilità del futuro
All’inizio di quest’anno, il brand inglese ha inaugurato i nuovi Quality Center ed Engineering Center, che dovranno traghettare Bentley nella nuova era attraverso elettrificazione e sostenibilità. Per i nuovi centri sono stati stanziati 35 milioni di sterline, su un investimento totale di 2,5 miliardi, e comprendono una linea di assemblaggio Bev simulata, un centro di integrazione software, test metrologici, un laboratorio di prototipazione e di sviluppo dei materiali. L’impegno non si limita alla sola attività di fabbrica, ma riguarda tutta la filiera, compresi i materiali pregiati. Nel 2021 Bentley è diventata la prima casa automobilistica a entrare nel Leather Working Group, che riunisce produttori, commercianti ed esperti della manifattura della pelle nata per offrire prodotti di qualità certificata e garantita anche sulle procedure e sull’impatto ambientale.
Wey è una casa automobilistica cinese fondata nel 2016: è il marchio premium elettrificato specializzato in crossover e Suv di proprietà della Great Wall Motors. Il brand porta il nome del fondatore dell’azienda, Wei Jianjun, e punta su tecnologie all’avanguardia per produrre veicoli plug-in dalla grande autonomia in elettrico: sui propri modelli plug-in monta batterie da 30 e da 40 kWh che consentono una autonomia da 120 ai 150 km in modalità elettrica. Il marchio Wey ha fatto il proprio debutto al Motor Show di Guangzhou nel 2017.
Great Wall Motors, invece, è presente in Italia con le due versioni del pick-up Steed: la Work, modello base venduto a 20mila euro e la Premium che costa più di 24 mila euro. È stata fondata nel 1984 e ha venduto oltre 12 milioni di veicoli a livello mondiale. Il colosso cinese punta su mezzi a basso impatto ambientale, elettrificati e anche a idrogeno, e sulla riduzione delle emissioni in tutto il ciclo di vita dei veicoli grazie al riciclo di materie prime e all’impiego di energia solare per alimentare le stazioni di ricarica. Great Wall Motors possiede anche una propria divisione per la produzione di batterie SVolt ed entro il 2025 punta a lanciare più di 50 nuovi veicoli a basso impatto ambientale.
Il vantaggio cinese
L’industria automobilistica cinese è in rapida ascesa, soprattutto nel mercato delle auto elettriche: il monopolio nella produzione di microchip e batterie e gli incentivi statali alle aziende locali hanno permesso di triplicare in due anni le esportazioni che, secondo uno studio di settore, nel 2022 hanno superato i 2,5 milioni di veicoli. Grazie ai prezzi concorrenziali si stima che entro il 2025 la quota di auto cinesi presenti in Italia sia destinata a crescere vertiginosamente: al momento le immatricolazioni rappresentano solo l’1%, ma nei prossimi tre anni dovrebbero toccare le 800.000 unità, la maggior parte 100% elettriche.
La strategia
Wey sarà commercializzata in Europa, al pari della “sorella” Ora, da Emil Frey, il principale concessionario auto del vecchio continente con quasi 700 sedi. In passato il distributore svizzero ha lanciato in vari mercati europei altri marchi asiatici (ben noti) come Toyota, Hyundai e Mitsubishi. Con questa mossa, Wey potrà contare su centinaia di concessionarie e appoggiarsi a una fitta rete di distribuzione e assistenza, senza essere costretta a comprare nuovi spazi e partire da zero.
Il debutto in Europa è affidato a Coffee 01
Come detto, Wey punta sull’ibrido plug-in: Coffee 01 è un Suv di 4,87 metri di lunghezza, 1,96 di larghezza, 1,69 di altezza con un passo di 2,91 metri. Nell’abitacolo domina la tecnologia: troviamo il quadro strumenti da 9,2”, il display infotainment da 14,6” e lo schermo touch da 9” per regolare il climatizzatore. A questi va aggiunto un head-up display che proietta le indicazioni del navigatore in realtà aumentata su una superficie di 7,5”. Le sorprese non finiscono qua. Il Suv cinese è dotato di intelligenza artificiale e apprende costantemente le abitudini del guidatore e la maggior parte della strumentazione usa semiconduttori Qualcomm Snapdragon 8155, tra i più avanzati nel settore automotive.
Il powertrain ibrido plug-in si avvale di un motore termico e di una batteria da 41,8 kWh, che alimenta due unità elettriche, una per ciascun assale, a garanzia della trazione integrale. La potenza complessiva, scaricata sulle quattro ruote motrici, raggiunge i 476 CV: Coffee 01 può percorrere fino a 150 km, dichiarati, in modalità solo elettrica. L’accelerazione da 0 a 100 km/h è di 5 secondi; mentre la velocità massima è di 235 km/h. Di serie anche una ricca suite di Adas che, grazie a 12 sensori e una telecamera, assicura la guida autonoma di Livello 2. Nei prossimi anni, poi, la gamma dovrebbe allargarsi con l’arrivo di un secondo modello di dimensioni però più contenute.